Break the Loop!
Project Work con
24Ore Business School

28 Giugno 2022

Vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi il progetto di formazione creato con e per il Master Management del Settore Audiovisivo e Media Entertainment della 24 ORE Business School.

 

Siamo felici di presentarvi il video che ha saputo interpretare al meglio il brief dato e gli altri tre progetti!

 

Il primo per coerenza, chiarezza e corrispondenza con la commission ricevuta è Break the Loop, il cui titolo prendiamo a motto di tutta l’esperienza svoltasi e di benaugurio per tutte/i coloro che hanno partecipato al project work.

 

Break the Loop: rompi il cerchio, interrompi la ripetizione, non essere un soggetto od oggetto che ripete comportamenti tossici. Questo il messaggio del video e questo il tema proposto agli/lle studenti:

 

Da dove si comincia a smontare un pregiudizio, un preconcetto, una falsa credenza di genere? Iniziamo da noi stessi!

Che cosa possiamo fare concretamente per modificare il nostro comportamento e di conseguenza quello delle persone a noi più vicine siano esse familiari, amici, compagne/i di studio? Scegli un’azione che porta una differenza nel tuo modo di interagire con la tua realtà di genere, persevera e scoprirne le conseguenze!.

 

Break the Loop

Concept:

Uno spot per mostrare come alcuni atteggiamenti apparentemente innocui in realtà siano un altro ostacolo verso la parità di genere.

 

 

Realizzato da: Claudia Barilli, Arianna Brigida, Laura Cupani, Giovanni D’Anelli, Mattia La Rosa, Christian Parietario, Giulia Sardelli, Davide Vicinanza

 

 

Gli altri progetti sono stati:

 

 

Il tenero Giacomo

Concept:

E se gli stereotipi sulle donne non si fossero esauriti solo con la commedia all’italiana?

Il ruolo della donna nella nostra società è partito con il piede sbagliato, siamo tutti d’accordo su questo. Dobbiamo unirci tutti e dare la volta giusta, per arrivare alla parità di genere di cui tutti abbiamo bisogno!

 

 

Realizzato da: Federico Balducci, Annamaria Caputi, Andrea Cormaggi, Cinzia Galgano, Sara Andrea Prencipe ed Elena Reale

 

Brief iniziale: 

Siamo ciò che vediamo e ogni generazione si è nutrita di un proprio speciale pasto audiovisivo. Conoscere la dieta delle altre generazioni può essere uno strumento utile di comprensione dei valori e dei riferimenti di interlocutori importanti come i docenti, i datori di lavoro, i recruiter.

Identifica e guarda analiticamente un numero utile di film degli anni ’80 e individua comportamenti, situazioni, scambi di battute che segnalano un pregiudizio / preconcetto che oggi sarebbero aspramente criticati o che semplicemente non sarebbe più possibile utilizzare.

 

I commenti del gruppo:

– La parità è, ai nostri tempi, un tema molto discusso, pertanto è stato interessante affrontare tale tema anche nelle dinamiche cinematografiche, focalizzandoci su film italiani anni ‘80 e dimostrando quanto effettivamente rappresentino tale disparità, specie nell’ambito sessuale. Lavorare su committenza è stata un’esperienza formativa nel rispetto delle scadenze, lavoro di squadra, rispetto delle esigenze di ogni tipo dei committenti e creatività personale.

– La parità di genere è un argomento di assoluta importanza che molti danno per scontato. Ricercare tale tema nelle pellicole degli anni 80 del cinema italiano è stato molto interessante quanto disturbante.

– Credo sia stato un progetto stimolante ed il tema della parità, essendo stato il primo lavoro su committenza, è stata la partenza che ci voleva.

– Penso che il lavoro che io ed il mio gruppo abbiamo svolto sia stato molto stimolante, soprattutto per il tema.

 

 

Parole incrociate 

Concept:

Studio, impegno e passione: così Emilia ha salvato l’azienda di famiglia, che il padre aveva affidato ai suoi fratelli maschi. La sua storia ci dimostra ancora una volta che le competenze non hanno genere.

Nell’ambito dell’immaginaria rubrica IMPRENDITRICI, ascoltiamo la storia di Emilia, una donna che ha sconfitto i pregiudizi e che tramite studio, impegno e passione è riuscita a prendere le redini dell’azienda di famiglia, salvandola dal fallimento. Suo padre l’aveva affidata ai due figli maschi, che si erano rivelati incapaci di gestirla con successo, ma lei non si è mai arresa. La storia di Emilia ci dimostra ancora una volta che le competenze non hanno genere.

 

 

Realizzato da:  Diletta Carbonari, Maria Chiara Cicolani, Giovanni D’Anelli, Alessandra Di Martino, Elisabetta Leone, Edoardo Maspero, Sofia Spada.

 

Brief iniziale:

Non sempre la nostra lettura di un evento resta la stessa con il passare del tempo e delle esperienze. A volte la troppa prossimità e l’immersione nella medesima cultura non ci fa leggere correttamente l’accaduto.

Intervista una o più persone a te vicini ma più grandi di età e fatti raccontare un’esperienza vissuta in cui ha sofferto di una discriminazione di genere e il suo percepito ieri ed oggi.

 

I commenti del gruppo:

– Lavorare sul tema della parità di genere è stato d’ispirazione per tutti. Analizzare l’argomento più da vicino ci ha infatti dato la possibilità di esplorare le complesse dinamiche che lo caratterizzano, prendendone maggior consapevolezza. È solo conoscendo approfonditamente un problema che è possibile risolverlo, o quantomeno provarci.

– Lavorare su committenza ci ha permesso di capire come far dialogare le nostre idee con le richieste che ci venivano fatte, mettendoci alla prova più volte ma stimolandoci a fare sempre meglio. La parte più stimolante è stata proprio quella di superare le difficoltà iniziali cercando di mantenere sempre il focus sul brief del committente e di conciliare le sue esigenze con quelle tecnico/creative del gruppo.

 

 

Trova le differenze  

Concept:

Non accomodiamoci sugli stereotipi!

Madre e figlia discutono su come la figura femminile all’interno delle pubblicità sia sensibilmente evoluta negli anni: un incontro generazionale che da un lato celebra i passi avanti compiuti nell’utilizzo di stereotipi e clichès, ma che dall’altro non si astiene dal notare quanta strada vada ancora fatta per creare un sostanziale cambiamento. L’importanza di un dialogo, aperto e sincero, esalta la forza più grande di tutte: quella delle parole.

 

Realizzato da: Michela Cipolla, Vittoria Contarini, Chiara Fantauzzi, Vincenzo Morelli, Emanuela Pileggi, Maddalena Sanso, Davide Vicinanza.

 

Brief iniziale:

L’evoluzione sociale ed etica dei costumi ha sempre un impatto sulla comunicazione, si tratti di linguaggio, atteggiamenti, o proprio di immaginario.

Scegli e esamina esempi di comunicazione famosi degli anni ’70, ’80, ’90 e confrontali con esempi analoghi di oggi. Prendi spunto dalle esperienza di questa comunicazione su chi l’ha ‘assimilata’ a suo tempo e documenta le tue reazioni oggi come spettatore/spettatrice.

 

I commenti del gruppo:

– Lavorare sul tema della parità di genere è stato molto interessante e proficuo. Abbiamo potuto mettere in comune le nostre varie esperienze di vita e da questo è nato un discorso attivo sulle differenze tra passato e futuro che ha permesso a ognuno di noi di guardare alla contemporaneità con occhio critico, ma anche contestualizzando la strada fatta. Utile quindi non solo il confronto generazionale, ma anche di genere.

– Lavorare su committenza è stata una sfida molto ardua: ci sono stati alcuni momenti di incertezza soprattutto per come ovviare ai riscontri ricevuti e alle modifiche richieste.

 

 

Gli altri articoli sulla collaborazione con la 24Ore Business School:

Uno spot sociale per WIFTMI con 24ORE Business School di Giorgia Meniconi

Open Lesson con 24ORE Business School (31.03.2022)

Prosegue la collaborazione con la 24ORE Business School (28.02.2022)

A lezione con 24ORE Business School (23.11.2021)

 

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