WIFTMI e Al Femminile –
Dalla pagina allo schermo
28 Febbraio 2023
Si è svolto con grande successo a Milano questo lunedì 27 febbraio l’appuntamento Dalla pagina allo schermo. Strategie di produzione e distribuzione per la scrittura audiovisiva, organizzato da Al Femminile cinema, casa dei premi alla sceneggiatura Al Femminile, in collaborazione con WIFTM Italia.
L’evento si è tenuto negli spazi e con la collaborazione dello studio Grimaldi Alliance, una delle realtà professionali più significative del mercato legale italiano, europeo e internazionale.
Dopo il benvenuto del Prof. Avv. Francesco Sciaudone, Managing Partner di Grimaldi Alliance in collegamento da remoto, Gaia Guarducci per Al Femminile e la nostra Presidente Domizia De Rosa per WIFTMI hanno dato inizio alla ricca programmazione del pomeriggio.
Sala piena e pubblico attento per l’appuntamento solo su inviti del 28 febbraio 2023
Marina Pierri, direttrice artistica del FeST il Festival delle serie TV, ha aperto il primo panel che ha visto intervenire Sonia Rovai, Senior Director Scripted Production, Sky Studios, Elettra Canovi, Development Executive, Indiana Production, la regista Francesca Comencini e l’attrice Sara Drago.
Si inizia! Da sinistra: Domizia De Rosa, Gaia Guarducci, Marina Pierri, Sonia Rovai, Elettra Canovi, Francesca Comencini e Sara Drago
Si è così parlato delle dinamiche che sottendono la scelta e lo sviluppo dei progetti originali in ambito Sky, attraverso le case history di Orizzonte – Ostaggi in mare aperto, coproduzione internazionale di Sky Studios con Pantaleon Films e Indiana Production, di Django, serie prodotta per Sky e CANAL+ da Cattleya e Atlantique Productions e co-prodotta da Sky Studios e CANAL+ in collaborazione con STUDIOCANAL e Odeon Fiction e di Call My Agent – Italia, serie Sky Original prodotta da Sky Studios e Palomar.
Sonia Rovai, Senior Director Scripted Production parla di Sky Studios
Sonia Rovai ha parlato della diversificazione dell’offerta e della conoscenza del target di riferimento quali elementi fondamentali alla base delle scelte produttive di Sky e di come il dialogo fra la piattaforma e le società di produzione sia un elemento indispensabile per la riuscita dei progetti. Rovai ha inoltre sottolineato la bellezza di questo tipo di lavoro, che svolge da tempo e sempre con grande passione.
Elettra Canovi, Development Executive racconta Orizzonte – Ostaggi in mare aperto
Elettra Canovi ha ribadito la qualità ‘dialogica’ della collaborazione con la piattaforma e ha raccontato come hanno lavorato per portare (per l’appunto) dalla pagina allo schermo Bilal: Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, il libro di Fabrizio Gatti sul quale è basata la serie di futura programmazione Orizzonte – Ostaggi in mare aperto.
Il progetto è arrivato a Indiana Production attraverso l’autore Stefano Bises, che ne è l’head writer. Nell’adattamento si è lavorato per moltiplicare i punti di vista all’interno della storia e offrire uno spaccato corale, in grado di arrivare al pubblico attraverso la forza della narrazione, indipendentemente dalle convinzioni politiche o meno delle singole persone.
Parlando in generale dell’approccio di Indiana, Canovi ha ricordato che oltre al confronto con gli autori e le autrici con i/le quali già lavorano, altri canali sono i pitching days, gli agenti e lo scouting diretto e sottolineato come elementi fondamentali siano l’autenticità nelle storie e l’empatia dei personaggi: i progetti proposti devono poter essere validi oggi come domani e poter dire qualcosa di noi e del mondo.
Pierri ha puntato l’attenzione sulla parola ‘intrattenimento’, termine alla base della natura stessa di Sky, invitando tutte/i a liberarla da ogni accezione negativa: infatti il “tenere” ovvero legare il pubblico attraverso la narrazione offre accesso a mondi e storie che non si potrebbero sperimentare altrimenti.
La regista Francesca Comencini racconta Django e il post-western
Questa riflessione ha condotto con naturalezza a quella sul genere western e alla realizzazione di Django. Francesca Comencini ha raccontato di come l’attenzione al narrare gli aspetti più scomodi della realtà e la ricerca di progetti ‘contundenti’ attraversi la sua opera, che si tratti di film o della celebrata Gomorra. Comencini ha ricordato che il suo ingresso nella serie fu dovuto al desiderio del regista Stefano Sollima di dare corpo al punto di vista di Donna Imma e da qui il suo coinvolgimento e l’evoluzione che ha attraversato tutta la serie.
Comencini ha ricordato come il genere western e in particolar modo quelli degli anni ’70 attraverso l’utilizzo dei propri codici e il capovolgimento dei medesimi abbia raccontato la crisi di allora e di come un post-western come Django parli del qui e ora, di diversità, di inclusione, di libertà. Ha sottolineato quanto lavoro il set in Romania e il cast internazionale abbia richiesto e quanto cruciale sia stato il dialogo con e tra Sky e Cattleya per il successo del progetto.
Nel ripensare al grande impegno dietro questo progetto e alla necessità che registe e registi possano avere accesso a tutte le storie indipendentemente dal genere e dai generi, Comencini non ha nascosto le sue emozioni, creando un momento di profonda empatia con il pubblico e le colleghe di panel.
Guardando la clip di Call My Agent – Italia con la protagonista Sara Drago
Sara Drago ha a sua volta coinvolto il pubblico raccontando di come ha dato corpo, voce, espressione e camminata a Lea, il suo personaggio in Call My Agent – Italia.
Ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto con il regista Luca Ribuoli e l’acting coach Sergio Valastro e di come la costruzione di un personaggio avvenga per relazione al ‘tutto’, dal trucco alle scenografie agli altri personaggi.
Drago ha aggiunto che preferisce parlare del lavoro ‘dentro’ il personaggio piuttosto che ‘dietro’ il personaggio che porta a creare qualcosa di vivo, a creare Lea in questo caso, e non una donna qualsiasi.
Rovai ha invitato a guardare con attenzione l’ufficio di Lea nella serie, raccontando l’attenzione che è stata data ai minimi dettagli e quanto questo abbia contribuito a rendere credibile la versione italiana del format francese Dix pour cent / Call My Agent.
L’Avv. Marianna Carroccio, Partner, Grimaldi Alliance ricorda l’importanza della tutela legale del proprio lavoro
Dopo il momento di pausa e dialogo del coffee break, le Avvocate Maddalena Boffoli e Marianna Carroccio, Partner, Grimaldi Alliance hanno offerto un utile focus dal punto di vista legale su produzioni e diritto della proprietà intellettuale. A proposito del loro impegno in materia di genere, è stato segnalato il workshop che si terrà il 9 marzo presso la loro sede milanese dal titolo Certificazione della parità di genere: quali le opportunità? Info qui.
Avvio dei lavori per il secondo panel
Domizia De Rosa ha condotto il secondo panel che ha spostato il focus sulla produzione indipendente emergente. Hanno portato la loro esperienza e i loro punti di vista: Claudia Di Lascia, fondatrice, CEO, Creative Executive Producer, Kinedimorae, Ilaria Freccia, regista, autrice e produttrice con Fedora Film, Pilar Saavedra Perrotta, fondatrice, Sajama Films e Giorgia Priolo, Head of Film and Series, EDI Effetti Digitali Italiani.
La produttrice Claudia Di Lascia (seconda da sinistra) fa sorridere e riflettere con la sua analisi accurata del mercato indipendente
Viene affidato a Claudia Di Lascia il compito di scaldare i motori del panel, grazie ai molteplici punti di vista che si tessono nella sua esperienza professionale: la produttrice è infatti anche distributrice indipendente, organizzatrice generale di festival, docente e membro del direttivo di AGICI (Associazione generale industrie cine-audiovisive indipendenti) e rappresentante per il collegio territoriale e delle istanze della produzione indipendente italiana, dei giovani under 35 e delle aziende in start-up.
Di Lascia ha prontamente identificato alcuni temi fondamentali per la produzione indipendente emergente, che necessariamente gioca in un campionato diverso rispetto a quello ascoltato nel primo panel e che deve conoscere tutti gli strumenti a propria disposizione, dai bandi regionali oltre che nazionali a quelli europei e internazionali. Di Lascia ha sottolineato come la pandemia e la crescita degli streamer abbiano aumentato la richiesta di prodotto local e glocal, aprendo opportunità per gli indipendenti, in particolar modo nell’ambito del documentario e del documentario seriale ovvero docu-series. Altro punto sollevato dalla produttrice e poi ripreso più volte nel panel è stato quello della differenza fra i bandi italiani e quelli internazionali, dove i criteri di accesso dei secondi risultano spesso più accessibili e quelli di selezione basati sulla valenza tecnica, ovvero su parametri che non variano al cambiare della commissione selezionatrice, risultino più equi. Si è sottolineato, e anche questo è ritornato nella conversazione, come il ‘valore’ non sia un criterio oggettivo valido in quanto dipendente dalla provenienza, esperienza, cultura delle singole persone.
La regista Ilaria Freccia condivide la propria esperienza
Con la regista, autrice e produttrice creativa Ilaria Freccia, si è esaminata la case history del documentario da lei diretto La rivoluzione siamo noi, Arte in Italia 1967/1977, prodotto e distribuito da Istituto Luce, trasmesso da Sky Arte e al momento disponibile nell’offerta on demand Sky. Si è visto il teaser del progetto, che ha richiesto l’esplorazione di numerosi archivi e un lavoro accurato di scavo. Freccia ha inoltre parlato di The Writers’ Lab Europe, laboratorio dedicato alle sceneggiatrici over 40, al quale ha partecipato insieme alla collega Bebetta Campeti, uniche italiane, e dell’importanza del lavoro di sviluppo che ne è seguito per il loro lungometraggio, per il quale si cerca la coproduzione internazionale.
La produttrice Pilar Saavedra Perrotta racconta il suo percorso
Co-fondatrice di Palosanto Films (già Mollywood Films) e fondatrice di Sajama Films, Pilar Saavedra Perrotta ha confermato come le coproduzioni e/o le compartecipazioni minoritarie diano accesso più velocemente a progetti già strutturati e di conseguenza di più prossima realizzazione, come è accaduto ad esempio nel suo caso con La storia di mia moglie diretto dalla regista ungherese Ildikó Enyedi. In quel caso la riconoscibilità della storia (basato sul libro omonimo di Milán Füst) e del cast internazionale che conta sulla presenza di con Léa Seydoux, Gijs Naber, Louis Garrel, Sergio Rubini e Jasmine Trinca.
La produttrice, citando la ricerca ANICA I film italiani sui mercati esteri, ha ricordato i numeri della crescita del settore che è passato dal valore di €41m negli anni 2013-16 a quello di €92m negli anni 2017-20 (+124%).
Al momento Saavedra Perrotta è al lavoro su Lo que queda de tì , film diretto dalla regista Gala Gracia, che speriamo di vedere presto in sala.
Giorgia Priolo, Head of Film and Series, spiega l’approccio di EDI Effetti Digitali Italiani
Con Giorgia Priolo si cambia punto di vista e si entra nel mondo di EDI Effetti Digitali Italiani, ‘una nuova casa di produzione che fa cinema da più di venti anni’. E’ con questo piccolo paradosso che Priolo descrive il posizionamento duplice di EDI, da una parte una eccellenza italiana nel mondo VFX e dall’altro un nuovo e innovativo progetto: trovare e produrre storie nelle quali l’utilizzo degli effetti speciali sia parte integrante della narrazione e che quindi sappiano attraversare in maniera innovativa i generi.
Missione non semplice, sia perché gli autori e le autrici italiane navigano ancora troppo poco i generi sia perché i nomi più importanti nella scrittura e nella regia sono già impegnati.
Priolo a sua volta ha sottolineato l’utilità dei mercati audiovisivi fuori dalle solite rotte, come ad esempio quello di Tallinn in Estonia.
Tra le i progetti in sviluppo al momento, Priolo ha segnalato il lungometraggio Ferine del regista Andrea Corsini basato sull’omonimo cortometraggio.
Il panel si è concluso con un ultimo giro di tavolo sulle parole chiave da portarsi a casa dalla giornata e nella propria progettualità oltre alle molto citate internazionale, sviluppo, production value.
La scelta è caduta su: autenticità, verità, controintruizione, dialogo.
Molte le socie e le amiche di WIFTMI fra le panelist e il pubblico, che ringraziamo per la fiducia e per l’affetto. Un particolare saluto va alla Presidente della Commissione Pari opportunità e diritti civili presso il Comune di Milano Diana De Marchi, che ha potuto essere con noi pe runa parte dell’evento nonostante i molteplici impegni.
Un grazie speciale e soprattutto un a presto alle amiche di Al Femminile Ilaria Branca di Romanico, Aimara Garlaschelli, Gaia Guarducci, Irene Magrelli e Laura Comencini e al team Grimaldi Alliance, per questa più che stimolante collaborazione.
Un saluto speciale e un sentito buon lavoro va alle finaliste e vincitrici del primo Premio Ilaria Branca di Romanico, donne sceneggiatrici.
Al Femminile nasce nel 2021 con due riconoscimenti alla sceneggiatura, dedicati alle donne che hanno scelto il cinema come professione, per orientare attraverso le premiazioni il sistema cinema verso un percorso coerente con gli enunciati ufficiali di rispetto della parità di genere. Svolge un’azione divulgativa, educativa e informativa. Lavora nelle scuole e negli istituti di formazione specializzata per lo spettacolo diffondendo i propri bandi, e incentivando nelle future professioniste la consapevolezza della professionalità a 360 gradi delle donne. Opera per promuovere un numero sempre crescente di progetti audiovisivi ‘gender-balanced’.
Da oltre 20 anni Grimaldi Alliance è una delle realtà professionali più significative del mercato legale italiano, europeo e internazionale. Con circa 500 professionisti nelle sedi di Milano, Roma, Bari, Parma, Padova, Napoli, Verona, Torino, Treviso, Bruxelles, Londra, Parigi, Lugano, New York e la possibilità di operare in 70 giurisdizioni in tutto il mondo, con circa 2000 professionisti, Grimaldi Alliance assiste clienti italiani e internazionali nelle principali aree del diritto, con una riconosciuta competenza e professionalità.
photo courtesy: Bruno Garreffa
Qui il comunicato stampa: CS_27 febbraio
Qui il programma e l’invito: INVITO 27 febbraio
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