Rose Gialle e Mimose – La mia Vitti
– di Giorgia Meniconi
28 Febbraio 2022
È il 1971, io non sono ancora nata
Enzo Biagi le chiede: “Perché si batte per il femminismo?”
Lei risponde: “Perché forse è ora. Mi sembra che valga la pena di fare qualche cosa.”
Non scrivo per raccontare quanto io sia legata a Lei, ai suoi mille talenti, agli infiniti colori, alle tante cose che ho imparato da lei solo osservandola.
Scrivo solo per condividere che per me lei è stata la più grande fonte di ispirazione – se si escludono le donne della mia famiglia ovviamente.
L’ho sempre seguita con ammirazione per tutto quello che faceva e per come lo faceva. Per quello che rappresentava. Per il suo coraggio. La sua determinazione. La sua infinita sensibilità.
Un esempio a cui tendere. Un Faro.
E così, come una Luce che splende, se ne è andata in un trionfo di rose gialle e mimose in un giorno di febbraio, lasciandomi assurdamente triste anche se mi sarei dovuta abituare da anni alla sua assenza.
Questa in assoluto la sua frase che preferisco:
“Che ne so io che cosa è la felicità? La Felicità …. A me mi sa che siccome abbiamo dei colpi continui uno appresso all’altro, il momento che riesci a schivarne uno, sono momenti di Felicità sublime.”
Grazie Monica!
Ti ho amato moltissimo … e così sempre sarà!
Una Fan
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