Sul divano con la Doug
– di Eliana Corti

Una delle cose più belle dell’inverno è guardare la tv con la Doug.

Dico “la” perché da lombarda l’articolo è quasi d’obbligo, e perché Doug è una femmina (equivoci veterinari). Doug, anzi, la Doug, è una coniglietta, una ariete nano: due kg e qualcosa di testardaggine.

In cinque anni di gloriosa convivenza (direi salvifica e non solo durante il lockdown) mai una volta si è fatta prendere in braccio. I suoi bacini sono eventi da segnare sul calendario e per accarezzarla devi letteralmente scendere al suo livello: sul pavimento. D’inverno, però, sarà il freschino, le piace passare la giornata dormicchiando sul divano: quante carezze le ho rubato in questi mesi di lavoro agile! Dopo cena, la sua, salta su, si accoccola al suo posto e inizia la sessione di coccole, preferibilmente preceduta da un premietto lapino.

La scelta di cosa guardare in TV è dura: un rapido check alla guida dei canali classici e poi lunghi zapping tra i vari Netflix (scelgo la novità o sfoltisco la lista di cose da vedere quando me pija bene? Zerocalcare insegna). Finalmente affondo la mano sinistra nella pellicciotta di Doug. Esiste la parola morbidosità? Per un’ora, anche due, è tutta mia, fino a quando decide che è tempo di tornare nelle sue stanze.

Prima di andarmene a letto, le do la buonanotte con una carezza sulla testolina. Mentre cerco di addormentarmi la sento tornare sul divano: come dire, “finalmente l’umana se ne è andata”. Con un orologio interno impeccabile, la mattina, qualche minuto prima della mia sveglia, gira intorno al mio letto. Mi piacerebbe pensare che sia il suo buongiorno, ma molto più prosaicamente vuole la sua verdura. Almeno mi obbliga ad alzarmi. Mi marca a uomo (o a coniglio?) finché non eseguo. Poi inizia la giornata: lei ha il suo fieno, io il mio lavoro.

Ma almeno la sera ci godiamo il divano.

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