Le registe ai David 2023
29 Aprile 2023
La premiazione dei David di Donatello avrà luogo il prossimo 10 maggio e noi facciamo il tifo per tutte le professioniste candidate. E ovviamente anche per i loro colleghi, giusto quel filino di meno, perché il tifo per definizione è di parte.
Faremo il tifo in particolar modo per le tre registe candidate per il Miglior esordio alla regia, Carolina Cavalli con Amanda, Jasmine Trinca con Marcel! e Giulia Luisa Steigerwalt con Settembre, le cui candidature confermano la vitalità delle cineaste italiane.
MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA
AMANDA REGIA DI: CAROLINA CAVALLI ⚫
MARCEL! REGIA DI: JASMINE TRINCA ⚫
MARGINI REGIA DI: NICCOLÒ FALSETTI
SETTEMBRE REGIA DI: GIULIA LOUISE STEIGERWALT ⚫
SPACCAOSSA REGIA DI: VINCENZO PIRROTTA
Tuttavia, la cinquina quasi tutta al maschile per il Miglior film e per la Miglior regia ci ricorda quanta fatica passi tra l’esordire e il diventare una certezza, in particolar modo al botteghino, dove le opere delle registe fanno quasi sempre fatica a trovare il giusto spazio e la giusta tenuta. Evita il ‘manel’ la co-regista Charlotte Vandermeersch del ‘maschio’ (per usare vecchie categorie, ma sempre operative) Le otto montagne, basato sul libro omonimo di Paolo Cognetti.
MIGLIOR FILM / MIGLIOR REGIA
ESTERNO NOTTE REGIA DI: MARCO BELLOCCHIO
IL SIGNORE DELLE FORMICHE REGIA DI: GIANNI AMELIO
LA STRANEZZA REGIA DI: ROBERTO ANDO’
LE OTTO MONTAGNE REGIA DI: FELIX VAN GROENINGEN – CHARLOTTE VANDERMEERSH ⚫
NOSTALGIA REGIA DI: MARIO MARTONE
Felice eccezione al box office quest’anno è stato Il colibri di Francesca Archibugi, forte del suo cast e del successo del romanzo di Sandro Veronesi, come si può leggere nella ricerca dedicata alle Registe in sala nel 2022. Il film è stato però apprezzato dalle studenti e dagli studenti della giuria David giovani.
DAVID GIOVANI
CORRO DA TE REGIA DI: RICCARDO MILANI
IL COLIBRÌ REGIA DI: FRANCESCA ARCHIBUGI ⚫
L’OMBRA DI CARAVAGGIO REGIA DI: MICHELE PLACIDO
LA STRANEZZA REGIA DI: ROBERTO ANDO’
LE OTTO MONTAGNE REGIA DI: FELIX VAN GROENINGEN – CHARLOTTE VANDERMEERSH ⚫
Tutta al maschiele la cinquina internazionale:
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
BONES AND ALL REGIA DI: LUCA GUADAGNINO
ELVIS REGIA DI: BAZ LUHRMANN
LICORICE PIZZA REGIA DI: PAUL THOMAS ANDERSON
THE FABELMANS REGIA DI: STEVEN SPIELBERG
TRIANGLE OF SADNESS REGIA DI: RUBEN OSTLUND
Presente una regista ma non vincente nella categoria Miglior cortometraggio:
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
ALBERTINE WHERE ARE YOU? REGIA DI: MARIA GUIDONE ⚫
AMBASCIATORI REGIA DI: FRANCESCO ROMANO
IL BARBIERE COMPLOTTISTA REGIA DI: VALERIO FERRARA
LE VARIABILI DIPENDENTI REGIA DI: LORENZO TARDELLA (vincitore)
LO CHIAMAVANO CARGO REGIA DI: MARCO SIGNORETTI
Piccolo miglioramento nel documentario dove la presenza femminile è storicamente maggiore rispetto al più costoso e strutturato cinema di finzione:
PREMIO CECILIA MANGINI – MIGLIOR DOCUMENTARIO
IL CERCHIO REGIA DI: SOPHIE CHIARELLO ⚫
IN VIAGGIO REGIA DI: GIANFRANCO ROSI
KILL ME IF YOU CAN REGIA DI: ALEX INFASCELLI
LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME REGIA DI: VALENTINA BERTANI ⚫
SVEGLIAMI A MEZZANOTTE REGIA DI: FRANCESCO PATIERNO
La domanda non è “Quali sarebbero i titoli di registe che avrebbero meritato le cinquine?” ma “Se non le meritano, queste cinquine, perchè non le meritano? Questione di pura bravura o questione industriale (oltre che culturale)?”.
Noi puntiamo il dito sulla seconda, perchè la bravura si costruisce sbagliando e risbagliando, se te ne viene data la possibilità. Per nascere genie, ci vogliono un po’ troppe coincidenze perché si possa aspettare che avvenga naturalmente.
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