A tutto schermo –
La terra delle donne

29 Maggio 2023

Uscito in sala il 27 aprile, distribuito da Adler Entertainment, La Terra delle Donne è l’opera prima di Marisa Vallone scritta a quattro mani con Paola Sini.

 

È un dramma storico che, fondandosi sulla figura della Coga, la settima figlia di una prole di sole bambine costretta a diventare la strega del villaggio, intende raccontare un entroterra sardo sconosciuto, la tradizione, la musica, la superstizione, la potenza terapeutica dell’acqua e la magia.

 

È soprattutto una storia di emancipazione femminile, di riscatto da abusi sessuali, pregiudizi e misoginia.

 

Marisa Vallone inizia suo percorso come visual artist, art director e multimedia designer partecipando con progetti di videoarte e installazioni a numerose esposizioni, festival internazionali e collettivi artistici.

 

Dopo l’Accademia di Belle Arti frequenta il corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove realizza documentari e cortometraggi, come Empty doors, L’odore della pioggia, Mirador, Sotto il cellophane, La carna trist con cui si è aggiudicata il Premio Stampa Monopoli per il miglior cortometraggio al Sudestival di Monopoli in Puglia.

 

Paola Sini nasce ad Ozieri (Sassari) nel 1983. Laureata in Dams Teatro, si forma alla Galante Garrone, presso la bottega di Matteo Belli e presso l’Arena del Sole con Alessandra Frabetti. Studia il metodo Strasberg presso il Duse International di Francesca de Sapio. Lavora in teatro, al cinema e in televisione e, nel 2017, fonda la casa di produzione cinematografica Fidela Film. E’ proprio Fidela il personaggio che Paola Sini interpreta in questo film dove i destini di quattro donne appartenenti in modo diverso alla stessa famiglia “disgraziata”, si intrecciano inesorabilmente nei luoghi incantati di una Sardegna a cavallo della Seconda Guerra Mondiale.

 

Tutto inizia con la nascita di Fidela, per tutti la strega del paese, settima figlia di una famiglia dove nascono tutte bambine, in un paesino degli anni ’30 in cui il figlio maschio rappresentava la continuità e le braccia utili all’economia della famiglia.

 

La nuova nata curerà i malati da iattura, toglierà o invocherà i malocchi, piangerà i defunti e farà nascere i figli di tutti e tutte, tranne che i suoi. Questa è la regola.

 

La maternità è sicuramente il tema principale del film: c’è quella negata di Fidela, quella desiderata in modo ossessivo dalla sorella Marianna (Valentina Lodovini) e quella rifiutata di cui è vittima l’allieva Bastiana (Elettra Lovri),. Intorno a queste donne-madri ruotano, come satelliti attratti dal pianeta, gli uomini del film, pavidi, affettuosi e paterni, violenti.

 

Paola Sini ha ricevuto al BIF&ST 2023 il Premio Mariangela Melato per la Migliore Attrice Protagonista dalla Giuria del pubblico della sezione competitiva ItaliaFilmFest, presieduta dalla produttrice Donatella Palermo.

 

Non è un film per sole donne: è un racconto corale che si rivolge ad un pubblico eterogeneo, capace di assecondare l’intima curiosità dello spettatore di riuscire a specchiarsi nelle fragilità e nei sentimenti dei personaggi.

 

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