START WE UP –
un manifesto per
l’imprenditoria femminile
22 Dicembre 2023
Martedì 19 dicembre 2023 si è svolta a Roma la presentazione di Start WE Up – Il Manifesto, la proposta di legge Europea, l’Hub diffuso per l’Imprenditoria femminile promossa da Confimi Industria – Gruppo Donne, Le Contemporanee, il Ministero delle Imprese e del Made In Italy, Unioncamere e Il Parlamento Europeo – Rappresentanza in Italia, con la Vicepresidente Pina Picierno alla quale WIFTMI ha partecipato.
Il Manifesto Start WE Up, accendiamo l’imprenditoria femminile è un documento composto da proposte ed indirizzi destinati al Parlamento Europeo ed al Governo italiano, ma anche rivolti agli stakeholders del mondo economico e produttivo.
Interamente redatto da donne imprenditrici, associazioni ed imprese, contiene sei idee per rilanciare l’occupazione e le imprese femminili a livello nazionale, delle quali si può leggere qui.
Occorre infatti agire sulle normative vigenti in Italia e in Europa, al fine di giungere ad una definizione unica e moderna di impresa femminile, utile a evitare problemi di concorrenza in un’ottica di mercato unico europeo. Per fare ciò, appare imprescindibile approfondire la capacità di misurazione delle performance delle imprese femminili, nonché delle politiche pubbliche applicate nei singoli Paesi per favorire crescita e sviluppo delle aziende caratterizzate da una forte presenza di donne.
Nella prima parte dell’evento, le promotrici hanno illustrato la missione EU di Presentazione del Manifesto Start We Up al Parlamento Europeo, ove è previsto un appuntamento per il 23 gennaio (grazie all’ospitalità della Vicepresidente Pina Picerno) finalizzato all’entrata in vigore di una proposta di legge europea.
Sono così intervenute Valeria Fiore – PE Italia, Valeria Manieri – Co-founder del Mediacivico Le Contemporanee, Vincenza Frasca – Vicepresidente Confimi Industria e Presidente del Gruppo Donne Confimi, Valentina Picca Bianchi – Presidente FIPE Confcommercio e Presidente Comitato Impresa Donna del MIMIT e Beatrice Covassi, Europarlamentare.
Hanno partecipato da remoto Monica Frassoni – Presidente EASE, Pina Picerno – Vicepresidente Parlamento Europeo e Federica Bianchi – Le Contemporanee Bruxelles.
Nella seconda parte dell’evento si è svolto il panel Messa a terra del manifesto con progetto Hub: definizioni, sinergie, obiettivi ed aggiornamenti, con gli interventi di Monica Lucarelli – Assessora Comune di Roma alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità, Cristina Mazzamauro – Avvocata a socia Tonucci & Partners, Domizia De Rosa – Presidente e socia fondatrice di Women in Film, Television & Media Italia, Cristina D’Annibale – Agea, Cristina Tinelli – Direttrice Area Affari Europei ed Internazionali Confagricoltura e Ilaria Sergi – Laboratorio Strumenti di Comunicazione per l’Efficienza Energetica Enea.
Hanno partecipato al tavolo di lavoro Fulvia Astolfi – Co-founder Obiettivo 5, Alessia Salmaso – Inclusione Donna, Loredana Mancini – Ambassador Regione Donna Lazio 4.0, Emanuela Mastropietro – Esperta politiche del lavoro e di genere Anpal, Marica Spalletta – Docente Link Campus e Tiziana Serrani – Base Italia.
Tra gli obiettivi del Manifesto, anche potenziare Cultura ed Alfabetizzazione intorno a Economia, Finanza Green e Professioni STEAM, in accordo con la partnership già in essere tra Donne In Classe A e Le Contemporanee, allo scopo di raggiungere entro il 2026, a livello nazionale, il 50% sul totale di Iscritte ad istituti superiori tecnico-scientifici; il 20% di iscritte a corsi di laurea ICT ed il 20% di laureate.
Le proposte del Manifesto
- Definizione unica a livello europeo di impresa femminile. Verso una nuova concorrenza e nuove metodologie di monitoraggio
- Incentivi alla creazione di impresa femminile, agevolazioni fiscali sul costo del lavoro, crescita dei salari
- Criteri per l’accesso a bandi pubblici da parte di imprese private, monitoraggio degli investimenti del PNRR anche in un’ottica di genere e del credito concesso dalle istituzioni finanziarie
- Welfare e impresa: aumentare i servizi con meccanismi virtuosi pubblico-privato
- Cultura, formazione, alfabetizzazione su economia, finanza, green e STEM
- Nuove politiche attive del lavoro e autoimprenditorialità: sperimentare nuovi modelli di formazione, HUB e incubatori per l’imprenditoria femminile con istituzioni, aziende, terzo settore e mondo accademico
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