Ritorna Visionarie
29 Novembre 2021
E’ stato presentato il 24 novembre a Palazzo Merulana a Roma il programma di Visionarie 2022. Donne tra cinema, televisione e racconto, la rassegna dedicata ai linguaggi artistici e cinematografici al femminile, che si svolgerà in quella stessa sede il 28 e 29 gennaio 2022.
Dopo il successo della passata edizione con oltre 1.000 presenze in meno di 3 giorni, Visionarie 2022 avrà come filo rosso il tema: riprendere e dare parola, riflettendo sulle dinamiche di potere che ancora schiacciano il mondo femminile.
Ha introdotto l’appuntamento Andrea Valeri, Responsabile Attività Culturali per Palazzo Merulana. Impegnati invece a documentare il momento gli/le studenti dell’Istituto Cine-TV Roberto Rossellini.
Giuliana Aliberti, ideatrice e direttrice artistica, ha parlato del tema della nuova edizione ovvero incrociare linguaggi e poetiche per riprendere e dare parola alle donne e annunciato alcuni degli eventi in programma: gli incontri con ‘timoniere’ come Liliana Cavani, Francesca Comencini, Dacia Maraini e Lidia Ravera, la masterclass con la celebre story editor Dara Marks, autrice di L’arco di trasformazione del personaggio, in collaborazione con WIFTM Italia, l’appuntamento con la sociolinguista Vera Gheno, l’incontro Re-sister, sorelle nella resistenza, storie di artiste afghane, che vedrà confrontarsi tra le altre Sahraa Karimi, cineasta afghana Visiting Professor del Centro Sperimentale di Cinematografia, con la regista Costanza Quatriglio, direttrice artistica del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo e il panel dedicato al gender pay gap con Linda Laura Sabbadini, pioniera delle statistiche per gli studi di genere.
Una piccola anticipazione dei temi sul piatto in materia di gender pay gap si è avuta con gli interventi di Riccardo Tozzi, Presidente, Cattleya e Domizia De Rosa, Presidente, WIFTMI. Si è parlato di cultura aziendale, potere e luoghi dove si generano il racconto con Tozzi e di asimmetrie e paradossi italiani, come quello di dover continuare a fare delle leggi per superare il divario retributivo di genere e favorire l’accesso delle donne al lavoro nonostante quanto già stabilito dalla Costituzione con De Rosa.
Aliberti ha poi presentato la nostra Carta di comportamento etico per l’audiovisivo, che moltissimo deve al suo contributo e alla sua competenza. Aliberti e De Rosa hanno ribadito come la Carta sia uno strumento concreto per le aziende, le associazioni e altri luoghi di lavoro e di studio grazie alla figura del/la referente e alla presenza dello Sportello di Ascolto. I temi della parola e del potere si intrecciano inesorabilmente ai luoghi dove studiamo e lavoriamo e per questo la Carta può diventare essa stessa una liberatrice di energie creative, permettendo a tutte e tutti di esprimersi e condividere esperienze.
Marina Marzotto, Presidente, AGICI- Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti ha quindi sottolineato quanto sia fondamentale fare e cambiare la cultura aziendale, in particolar modo in materia di equivalenza di maternity e paternity leave, per arginare la fuoriuscita delle donne dal mercato del lavoro. Da parte sua AGICI sta studiando attentamente la Carta di WIFTMI al fine di integrarla con i propri regolamenti interni.
Cambiando argomento e colpendo al cuore i/le presenti, la professoressa Mara Matta, docente associata di Studi del Sud Asia e presidente del corso di laurea in Global Humanities – Università La Sapienza ha parlato di responsabilità personale di fronte agli avvenimenti che sono più grandi di noi, come nel caso dell’Afghanistan, e di come possiamo decidere di agire e fare le nostre scelte, nel suo caso quello di iscrivere al corso di laurea in Global Humanities le “ragazze di Herat”, che stanno per arrivare in questi giorni a Roma.
ll professor Nazir Rahguzar, richiedente asilo, pittore, musicista e professore delle studentesse in arrivo ha raccontato del suo lavoro come docente, della sensibilizzazione che attraverso l’arte portava fuori delle aule con l’aiuto delle proprie studentesse e del dover abbandonare tutto.
E’ poi seguita la testimonianza di Elaha Rahguzar, figlia del professor Rahguzar, che come studentessa e soprattutto studentessa d’arte riceveva già prima dell’arrivo dei talebani sguardi ostili per le sue mani sporche di pittura. Durante la presentazione Elaha ha dipinto una sua opera che potete vedere qui in foto con Aliberti e De Rosa e poi dal vivo a gennaio durante Visionarie. I quadri di Elaha parlano di donne, sogni, radici, terra.
Antonella Garofalo del CISDA – Coordinamento italiano sostegno donne afghane ha chiuso questa potente sezione parlando del loro lavoro con l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane (RAWA), della musica scomparsa e dell’importanza di sostenere chi resta e vuole restare a lavorare sul territorio.
La presentazione si è quindi chiusa con il lancio della raccolta fondi Il mondo del cinema e dell’audiovisivo per il diritto allo studio delle bambine, delle artiste e gli artisti afghani, campagna realizzata tramite Arcs – Arci Culture Solidali Aps, con il patrocinio dell’Università La Sapienza di Roma.
Per aderire alla raccolta fondi, effettuare bonifico bancario a:
ARCS – ARCI Culture Solidali APS Via dei Monti di Pietralata 16, 00157 Roma – Banca popolare etica, Via Parigi 17 – 00185 Roma
C/C n. 15080807 IBAN: IT12S0501803200000015080807
BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A
Causale: “raccolta fondi studentesse afghane”.
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