Milano, 21.11.2024 –
Tra innovazione e narrazione:
un laboratorio sul piacere sessuale femminile – di Gloria Puppi

8 Dicembre 2024

Il 21 novembre 2024, nell’ambito del laboratorio Osservatorio dei Generi di NABA Nuova Accademia di Belle Arti, ho avuto il piacere di tenere un workshop dedicato al tema della rappresentazione del piacere sessuale femminile nei media. L’attività ha coinvolto una classe eterogenea di studenti con background creativi diversificati: grafica, moda, pubblicità, creazione video e fumetti. Questa pluralità di competenze ha arricchito il dibattito e stimolato approcci multidisciplinari.

 

Il workshop, della durata di due giorni, si è proposto come uno spazio di riflessione critica sui temi della parità, delle rappresentazioni di genere, delle minoranze e della diversità culturale, con un’attenzione particolare al linguaggio visivo e narrativo. Il focus del mio modulo è stato sull’evoluzione della narrazione mediatica legata al piacere femminile, proponendo un percorso metodologico ispirato ai Futures Studies e al modello dei Tre Orizzonti di Bill Sharpe.

 

L’Obiettivo

Gli/le studenti sono stati guidati a interrogarsi su come i media rappresentano oggi la sessualità femminile, a immaginare trasformazioni nel breve termine e a costruire scenari futuri desiderabili. Partendo da serie TV e prodotti culturali iconici come Fleabag, Antonia, Sexify e Mad Men, hanno analizzato l’impatto della narrazione sull’immaginario collettivo, esplorando possibilità di cambiamento attraverso strumenti visivi e creativi.

L’attività è stata suddivisa in tre fasi principali:

 

 

 

Orizzonte 1: Il Presente

Gli/le studenti hanno identificato il contesto attuale come ancora intrappolato in stereotipi di genere e tabù radicati. La sessualità femminile, pur essendo meno stereotipata rispetto al passato, viene spesso trattata in modo superficiale, priva della complessità emotiva e psicologica che merita. I media contemporanei, come le serie TV, oscillano tra rappresentazioni innovative e narrative limitanti, con il piacere femminile ancora marginalizzato o banalizzato.

 

Orizzonte 2: Le Azioni verso il Futuro

Per superare gli ostacoli attuali, gli studenti hanno proposto strategie trasformative:

-Educazione sessuale inclusiva: sdoganare la sessualità femminile eterosessuale, omosessuale e transessuale come argomento normale e naturale, attraverso programmi educativi scolastici che incoraggino il dialogo.

-Narrative rivoluzionarie: creare contenuti multimediali che rappresentino esperienze autentiche, libere da stereotipi, includendo diversità culturale e di genere.

-Sensibilizzazione sociale: promuovere movimenti politici e culturali che lottino per la parità di genere e l’eliminazione dei tabù.

 

Orizzonte 3: La Visione Futura

Guardando al 2050, gli studenti hanno immaginato un mondo in cui il piacere sessuale femminile non è più un tema di divisione sociale, ma un aspetto integrato nella cultura. In questo futuro, le donne godono di piena autonomia e riconoscimento, e i media riflettono una società libera da costrizioni di genere. Le storie raccontano persone nella loro complessità, concentrandosi sull’autenticità e sulla conoscenza di sé. La sessualità non è più un simbolo di potere, ma uno strumento di esplorazione e comprensione.

 

L’Incontro con le Intimacy Coordinator

Nel pomeriggio, il workshop è stato arricchito dalla visita di alcune Intimacy Coordinator, Roberta Geremicca e Ilaria Ambrogi, professioniste specializzate nella gestione delle scene di intimità nei prodotti audiovisivi. Questo ruolo, ancora poco conosciuto, è cruciale per garantire il rispetto e la sicurezza di attori e attrici durante le riprese di scene sensibili.

Le loro principali funzioni includono:

-Coordinare con registi/e e attori/attrici  per coreografare scene di intimità, assicurando che siano rispettosi delle esigenze narrative e personali.
-Stabilire limiti chiari per le performance, proteggendo il benessere emotivo e fisico dei/delle performer.
-Garantire che tutte le scene rispettino gli standard di lavoro e le normative anti-molestie.
-Agire come mediatori e mediatrici  tra la produzione e il cast per assicurare che ogni partecipante si senta a proprio agio e ascoltato/a.

Durante la visita, le Intimacy Coordinator hanno condiviso la loro esperienza, fornendo una panoramica del loro lavoro e dei suoi impatti positivi sull’industria creativa. Il confronto ha permesso agli/alle studenti di comprendere come questo ruolo sia fondamentale per promuovere un cambiamento culturale nel settore, contribuendo a rappresentazioni più autentiche e rispettose.

 

La giornata del workshop si è conclusa con un senso palpabile di possibilità, come se un mosaico di visioni frammentate avesse finalmente trovato il suo disegno. Gli/le  studenti hanno portato ciascuno il proprio tassello e insieme, hanno costruito qualcosa di più grande, una narrazione collettiva che parla non solo del futuro, ma di ciò che possiamo essere già oggi.

 

Questo workshop non è stato solo un esercizio accademico; è stato un invito.

 

Un invito a trasformare le idee in azioni, le azioni in cambiamenti, e i cambiamenti in nuovi mondi da esplorare.

 

Alla fine, mentre gli/le studenti lasciavano l’aula, ognuno/a di loro portava con sé non solo il bagaglio della giornata, ma anche una promessa: continuare a raccontare storie che sfidino, che ispirino, che aprano nuove porte.

 

Perché se c’è una cosa che questa giornata ci ha insegnato è che i cambiamenti più profondi iniziano quando abbiamo il coraggio di immaginare insieme. E oggi, in quell’aula, il futuro desiderato ha fatto il primo passo.

 


Gloria Puppi è story editor, sceneggiatrice e fondatrice di Read My Script e Your Write Place, consulente di anticipazione strategica per l’Italian Institute for the Future

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