A tutto schermo –
Italiane: donne in lotta
28 Aprile 2022
A ridosso di due date così importanti come il 25 aprile e il Primo Maggio, sono arrivate in esclusiva su RaiPlay Sound venerdì 15 aprile venti nuovi podcast delle serie Italiane: i ritratti di venti figure femminili che hanno lottato per i diritti delle donne dall’Ottocento agli anni delle Repubblica, che con tenacia hanno voluto e costruito un’Italia migliore e più giusta, che hanno saputo anticipare i tempi, abbattere pregiudizi secolari, imporre nuove leggi e nuovi modi di pensare.
Il percorso dei diritti al femminile si apre con Giulia Cavallari, attivista e insegnante, prima donna italiana a laurearsi in Lettere. Amica di Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci, credeva nella laicità di Stato e nel diritto all’istruzione.
Adelaide Coari, sindacalista cattolica, fu promotrice del “programma minimo femminista” per il voto alle donne.
Anna Franchi, prima donna iscritta all’Albo dei Giornalisti Lombardi, fu tra le antesignane del diritto al divorzio.
Laura Solera Mantegazza fu nell’Ottocento dapprima patriota appassionata, poi educatrice innovatrice.
Anna Maria Mozzoni, fervente sostenitrice del Risorgimento e di Mazzini, ne contestò tuttavia il maschilismo anacronistico.
bportò avanti una lunghissima battaglia per potersi iscrivere all’Ordine degli Avvocati e vi riuscì nonostante l’ostracismo diffuso.
L’archeologa Jole Marconi Bovio lottò per il diritto di voto alle donne, ben prima dell’avvento del fascismo.
Iris Origo, intellettuale raffinata e appassionata della cultura italiana, seppe dare una lettura moderna e accurata della figura di Leopardi.
Regina Terruzzi si battè con forza per il diritto allo studio delle donne e per l’emancipazione femminile.
Wally Toscanini, figlia del leggendario direttore d’orchestra, dopo il 1943 si attivò per mantenere i contatti tra il CLN e gli Alleati.
Adelaide Aglietta, esponente politica radicale, è stata la prima italiana segretaria di un partito: ha legato il suo nome alle battaglie per il divorzio, l’aborto, la riforma carceraria.
Laura Conti è stata un vero e proprio faro del primo ambientalismo: fondatrice di Lega Ambiente, si occupò del disastro di Seveso con tanta competenza da influenzare in materia le decisioni della Comunità Europea.
L’imprenditrice Giulia Maria Crespi ha gestito il Corriere della Sera negli anni 70 ed è stata tra le fondatrici del FAI, il Fondo Ambiente Italiano.
A Elena Croce, figlia del filosofo, traduttrice e scrittrice, dobbiamo la pubblicazione de Il Gattopardo, che senza il suo impegno non sarebbe mai uscito in Italia; è stata anche una delle fondatrici di Italia Nostra.
Adele Faccio è stata un simbolo della lotta femminista: fu addirittura incarcerata per la sua lotta in favore di una legge che regolamentasse l’interruzione volontaria di gravidanza.
Francesca Ichino ha sempre avuto un approccio dialettico con le sue origini ebraiche e il suo cattolicesimo; è stata tra le fautrici della legge sull’affido.
Vittoria Nuti Ronchi, autrice di studi fondamentali sulla genetica, ha lottato una vita per facilitare l’accesso delle giovani allo studio delle materie scientifiche.
Gigliola Pierobon fu tra le protagoniste del movimento femminista degli anni ’70: il suo caso disvelò il terribile dramma degli aborti clandestini.
Wanda Raheli, pittrice sensibile e originale, testimone inconsapevole dei drammi della guerra e poi protagonista delle lotte delle donne degli anni ’60.
Amalia Valmarana Spingardi, presidente dell’associazione cattolica Centro Italiano Femminile, si impegnò per numerose leggi: pensione alle casalinghe, tutela del lavoro a domicilio, ammissione della donna ai pubblici uffici e alle professioni, parità salariale.
Si arricchisce così di altri 20 ritratti la collezione di Italiane, il dizionario biografico composto da 250 storie e tratto dagli omonimi libri editi dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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