I film italiani sui mercati esteri.
Nuova ricerca Anica
28 Ottobre 2022
E’ stata presentata il 12 ottobre scorso presso il Cinema Barberini a Roma nell’ambito del MIA Market una nuova ricerca da parte di ANICA ed eMedia che propone alcuni primi dati (circolazione estera, capacità di collaborazione con partner internazionali, stima dei valori economici generati) sulla proiezione internazionale dei film di origine italiana, prodotti per la sala cinematografica, la televisione e il VOD nel quinquennio 2017-2021.
La ricerca, inoltre, propone alcune aree di analisi sul contesto di mercato e strategico in cui si determinano le prospettive e le potenzialità per l’internazionalizzazione della produzione e distribuzione dei titoli italiani.
L’evento dal titolo I film italiani sui mercati esteri. Circolazione, valori economici e tendenze del mercato – Risultati di una prima ricognizione è stato introdotto dal benvenuto e dai saluti da Francesco Rutelli, Presidente Anica e moderato da Francesca Medolago Albani, Segretaria Generale Anica.
Emilio Pucci, Direttore, eMedia, ha presentato i primi estratti della ricerca che tra le altre novità pone in correlazione dati che nelle precedenti analisi sulla circolazione estera delle opere audiovisive non erano stati posti in dialogo, segnando un bel passo avanti rispetto alle ricerche disponibili.
Ne hanno poi discusso Nicola Borrelli, Direttore Generale, DGCA MiC, Carlotta Calori, Co-fondatrice e produttrice, Indigo Film, Micaela Fusco, Responsabile Vendite Internazionali, Intramovies, Cristian Jezdic,CEO beQentertainment e Andrea Occhipinti, CEO, Lucky Red.
La ricerca conferma il trend positivo internazionale per la creatività italiana, calcolando come raddoppiato il numero dei film italiani venduti all’estero tra il 2017 e il 2021, passando da 43/52 titoli a 96/118. Nel 2021 avrebbe quindi viaggiato il 49% dei film italiani. La forbice nei numeri dipende dal fatto che le verifiche siano ancora in corso e che quindi si siano calcolati il peggior e miglior scenario.
Di questi 96/118 film del 2021 il 68% sono stati film, il 31% documentari e solo 1% animazione, dato quest’ultimo che pur non sorprendendo ha comunque sollevato un grande sospiro nel pubblico di addette e addette e del quale si è discusso in seguito, evidenziando l’importanza dell’animazione nell’educazione all’immagine e alla sala del pubblico più giovane e dell’indubbio potenziale internazionale del contenuto kids.
L’aumento delle coproduzioni da circa 30 all’anno nel 2012/16 a una media di circa 50 nel 2019/21 sembra essere fra i fattori che hanno fatto crescere le esportazioni.
Nel 2021 infatti dei film esportati il 49% erano coproduzioni, il 26% acquisti o commissioni da parte di piattaforme globali e il 24% hanno invece avuto uscita cinematografica.
Il valore delle coproduzioni tra il 2017 e 2020 risulterebbe essere di circa €100M.
La ricerca ha inoltre cercato di stimare i valori economici generati dalla circolazione internazionale dei film italiani, arrivando a un minimo di €59m e massimo stimato di €114m nel 2021.
Interessante anche l’analisi della circolazione del prodotto di catalogo che vede i titoli degli anni ‘70 come i più venduti insieme a quello degli anni ‘60 e 80, rispettivamente con un totale di 1072, 702 e 812 prodotti.
Insieme al mercato attendiamo la presentazione della ricerca completa, i cui dati sono necessari per comprendere le dimensioni della nostra industria e definirne strategie.
Auspichiamo inoltre che questa ricerca e quella annuale di APA ugualmente presentata al MIA possano dialogare in maniera tale da fornire una lettura sfaccettata, ma coerente del settore audiovisivo, non da ultimo dal punto di vista del genere e di altre lenti di analisi.
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