Formare gli sguardi
con Alessia Rotondo e l’IIS Fermi Polo Montale
4 Dicembre 2023
Si è chiuso il 24 novembre scorso il progetto Formare gli sguardi: Educazione al linguaggio visivo e cinematografico attraverso le lenti dell’inclusività, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Cultura nell’ambito del Bando Cinema e Immagini per la Scuola 2022, Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione.
Women in Film, Television & Media Italia e l’Istituto Fermi-Polo-Montale di Ventimiglia hanno accolto il pubblico numeroso nello storico Cinema Olimpia di Bordighera per la proiezione de film La timidezza delle chiome di Valentina Bertani.
Abbiamo chiesto alle realizzatrici del progetto i loro commenti sul percorso fatto insieme. Ecco le le loro parole.
La Prof.ssa Ambra Saitta, referente per la scuola, ci racconta che “La proiezione de La timidezza delle chiome di Valentina Bertani ha rappresentato l’ultima tappa di un itinerario filmico che ha voluto innanzitutto sottrarre le rappresentazioni della diversità alla gabbia dello stereotipo, ma anche degli schemi interpretativi unilaterali: anche questa volta Alessia Rotondo, sceneggiatrice del film, ci ha ricordato infatti come la storia narrata abbia voluto restituire voce ai veri protagonisti invece di “spiegare” dall’alto e in modo didascalico il loro vissuto.
E proprio il confronto fra il diverso punto di vista della comunità studentesca, degli esperti e delle esperte dell’audiovisivo e dei/delle docenti ha forse regalato il dono più grande che questo progetto ci lascia: la convinzione che ognuno di noi possa e debba contribuire a ridisegnare una nuova narrazione della realtà, capace di accoglierci anche nelle nostre criticità più respingenti.
Anche la sinergia tra Istituto Fermi-Polo-Montale, Women in Film, Television & Media Italia e Università La Sapienza di Roma ha aperto la prospettiva di una scuola capace di ridefinire i propri traguardi educativi: nuovi ponti sono stati gettati, tra scuola superiore, mondo accademico e associazionismo, nell’ottica che dialogo e collaborazione reciproca siano necessari per la costruzione condivisa di percorsi formativi rispondenti davvero ai bisogni delle giovani generazioni.
Il desiderio ora è quello di replicare l’esperienza su scala territoriale più ampia, con l’obiettivo di contribuire a innescare una riflessione culturale e didattica sempre più consapevole e orientata al cambiamento”.
Federica Nicchiarelli, Responsabile Area Formazione WIFTM Italia, ha commentato:
“E’ sempre stato un progetto ambizioso, lo sapevamo.
Il nostro sogno lo abbiamo tradotto in queste parole: “dotare i destinatari delle necessarie competenze di lettura e interpretazione delle immagini e dell’audiovisivo per diventare soggetti non più passivi ma attivi nel processo di ricezione; condurre alla “scoperta di un nuovo sguardo” con cui individuare, leggere e destrutturare gli stereotipi che ingabbiano la rappresentazione della realtà e delle categorie sociali marginalizzate in primis; rendere i destinatari non solo “consumatori” più consapevoli di contenuti audiovisivi ma anche produttori più critici, grazie alle competenze teoriche e tecniche acquisite e all’adozione di quel “nuovo sguardo” con cui saranno capaci di rappresentare in modo più autentico la realtà, epurandola da pregiudizi e stereotipi”.
Ci siamo riuscite, siamo partite da numeri contenuti, ma ci siamo riuscite.
La verità però è che abbiamo raggiunto molto di più di quanto ci eravamo immaginate, e questo è il più grande insegnamento che ho ricevuto. Ho capito sulla mia pelle che ogni volta che si concede ad una ragazza o ad una ragazza di guardare la realtà senza manipolazioni, lui o lei ci concede lo stesso privilegio: si mostra per la persona che è. Quindi, ogni volta che noi donne riconosciamo e rappresentiamo la nostra legittimazione sociale o professionale, noi diamo fiducia e coraggio di fare altrettanto. E cresciamo tutti, nessuno escluso, finalmente.
Ora vogliamo offrire la stessa opportunità a molte altre scuole, molte altre persone.
Quest’anno vogliamo vincere il bando territoriale. Ma intanto ci piace il ricordo intenso di quello che si è raggiunto l’anno scorso.
Tante sono le persone da ringraziare per questo successo. Spero che lo sappiano”.
Sala piena per la chiusura di Formare gli sguardi! E che sala!
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