A tutto schermo –
Domina
29 Maggio 2021
La Storia l’hanno fatta anche le donne. Solo che, alla fine, a parte qualche raro esempio come Cleopatra, Caterina di Russia, Anna Bolena o Maria Antonietta, sui libri ci finiscono sempre e solo uomini. Una nota di merito va pertanto a quelli che cercano di raccontare l’impatto femminile nelle vicende che hanno creato il nostro mondo.
Domina, la nuova serie targata Sky, dal 14 maggio su Sky Atlantic alle 21:15, vuole rendere giustizia a una figura dimenticata che, se fosse stata un uomo, avremmo celebrato per la sua forza e per la sua intelligenza.
Domina, ossia Livia Drusilla è la terza moglie del primo imperatore romano, Ottaviano Augusto: è stata l’artefice delle fortune del marito e ha avuto un ruolo decisivo sulle sorti dell’Impero Romano. Potente e astuta, ambiziosa e carismatica, Livia è stata una figura storica determinante.
Domina racconta, per la prima volta dal punto di vista delle donne, le lotte per il potere durante il principato di Gaio Ottaviano, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore romano. La vicenda è incentrata sulla vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, Livia: la sua incredibile storia ha ridefinito completamente le aspirazioni che a quel tempo una donna poteva perseguire, finendo per segnare per sempre le sorti dell’Impero Romano.
La storia si svolge tra il 43 a.C. e il 22 a.C. e inizia quindi un anno dopo l’assassinio di Giulio Cesare.
Livia Drusilla è la ragazza d’oro della famiglia dei Claudii che viene data in sposa a Nerone, un uomo che ha il doppio della sua età. Un matrimonio non facile, messo a dura prova anche dagli sconvolgimenti che stanno avvenendo nella Capitale dell’Impero. Livia, suo malgrado, si trova al centro di tutto questo. Usata come pedina politica, decide quindi di prendere in mano il proprio destino e di sposare Gaio Ottaviano.
A interpretare la giovane Livia nei primi due episodi c’è Nadia Parkes (Doctor Who, Ihe Spanish Princess) seguita poi da Kasia Smutniak nella versione adulta. L’attore britannico Matthew McNulty (già visto in Misfits e Il mio amico Eric) è nei panni del futuro imperatore Gaio Ottaviano (da giovane lo interpreta
Tom Glynn-Carney). L’attrice americana Claire Forlani (Vi presento Joe Black, CSI: New York, è Ottavia, sorella di Gaio. Christine Bottomley è Scribonia, prima moglie di Gaio e acerrima nemica di Livia.
Colette Dalal Tchantcho (The Witcher) dà il volto ad Antigone, prima fidata ancella di Livia e poi donna libera e sua confidente. L’attore inglese Ben Batt (Captain America: Il primo vendicatore) interpreta Agrippa, amico d’infanzia di Gaio Ottaviano, suo generale e poi console. Completano il cast una star internazionale come Liam Cunningham (Il Trono di Spade) nel ruolo di Livio, padre di Livia Drusilla e un’icona della cinematografia mondiale come Isabella Rossellini, che nella serie interpreta Balbina, la tenutaria di un lupanare.
Nel cast tecnico una donna che è un vanto dell’industria cinematografica italiana e mondiale: Gabriella Pescucci, la costumista che, nel 1994 ha vinto l’Oscar per i migliori costumi per L’età dell’innocenza
di Martin Scorsese.
Domina racconta la forza e il coraggio di una donna che si emancipa in un mondo maschile. “Livia è stata la prima femminista che è riuscita a dar vita a leggi che permettessero alle donne di avere delle proprietà e di non rinunciare ai figli nel momento in cui volessero divorziare. Le sue azioni sono state cancellate dalla storia” sostiene Kasia Smutniak.
“Il potere per Livia non è fine a sé stesso – prosegue l’attrice – è legato alla sua sopravvivenza e a quella dei figli. Augusto vuole diventare una sorta di Dio, Livia vuole semplicemente provare l’ebbrezza della libertà di scegliere”. In Domina la “violenza è interiore, non è quella del sangue che ricopre i gladiatori – afferma la protagonista – è quella domestica, è quella di donne trincerate in un matrimonio imposto e di non avere la scelta di rinunciarvi”. Tutti concetti che rimbalzano fino ai giorni nostri: oggi viviamo dei residui di quella mentalità.
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