Cambiamo copione!
nel racconto di Maria Iovine
8 Dicembre 2024
Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere (Roma, 23.11.2024) nel racconto di chi dietro e davanti le quinte lo ha reso possibile.
Maria Iovine, regista, attivista e socia WIFTMI, ha moderato il panel Uomini che cambiano: alleanze oltre i generi per un nuovo immaginario e ci racconta qui gli argomenti affrontati.
UOMINI CHE CAMBIANO: ALLEANZE OLTRE I GENERI PER UN NUOVO IMMAGINARIO
di Maria Iovine
“Eppure sembra sempre che dobbiamo spiegare perché siamo le vittime. Io sono stanca di spiegarmi. A quel tizio, non avrei voluto neanche parlargli, avrei voluto capisse da solo che in quel pezzetto non entravo”.
Così Antonia Fotaras e Nicole Rossi, nella loro bellissima performance dal titolo La Panchina hanno introdotto il tema del panel pomeridiano di Cambiamo Copione! che si è tenuto a Palazzo Merulana, il 23 ottobre.
L’obiettivo del panel è stato quello di provare a mettere in discussione la narrazione sulla violenza e, più in generale, sulla questione di genere chiamando gli uomini a un atto di consapevolezza.
Così con Claudio Nader, fondatore dell’Osservatorio Maschile; Stefano Ciccone, presidente di Maschile Plurale; Romana Andò, autrice di Bravi Ragazzi e Levi Riso, regista e attivista transfemminista abbiamo provato a costruire insieme delle alleanze che andassero oltre i generi per scrivere un copione del tutto nuovo.
La chiave della discussione è stata la ricerca di un immaginario differente in cui uomini, donne e ogni soggettività di genere possa mettere in atto delle relazioni reciprocamente trasformative.
Nuovi modelli maschili, oltre che femminili, sono l’urgenza che l’industria dovrebbe porsi per la costruzione di storie aderenti al nostro tempo.
Simone de Beauvoir ci ha rivelato che essere donna, con le conseguenze di discriminazione e sottomissione in cui la storia l’ha relegata, non è un dato naturale, ma il risultato di convenzioni e costrutti sociali.
Oggi, fatti di cronaca recenti, come il femminicidio di Giulia Cecchettin e il processo di Manzan, ci spingono sempre di più a riflettere sul ruolo dell’educazione maschile e sulla pervasività del patriarcato.
Forse anche per gli uomini è arrivato il momento di smantellare le proprie narrazioni per trovarne di nuove.
Da sinistra a destra: Maria Iovine, Claudio Nader, Stefano Ciccone, Romana Andò, Levi Riso
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