Call My Legal –
La parità di genere nei
finanziamenti per l’audiovisivo –
di Angelisa Castronovo

30 Settembre 2022

La libertà di espressione artistica e le pari opportunità sono uno dei valori fondamentali dell’identità europea. Ciò nonostante, recenti studi continuano a mostrarci un’industria audiovisiva ancora dominata dagli uomini.

 

La Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura ha iniziato nel 2014 a monitorare i dati sulla parità di genere nel settore audiovisivo, aderendo alla ricerca condotta a livello europeo Where are the women directors? Report on gender equality in the European film industry realizzata da EWA – European Women’s Audiovisual Network, pubblicata nel 2016. Lo studio mostrò che meno del 10% dei film usciti in sala in Italia nel periodo 2006-2013 era diretto da una donna.

 

Paesi Bassi, Germania, Austria, Svezia presentavano la percentuale più alta di direzione femminile (27-30%).

 

I paesi dell’Europa orientale (Lituania, Estonia, Croazia, Slovenia, Polonia, Bulgaria e Romania) riportavano una direzione femminile compresa tra il 15-19%.

 

I paesi del Sud (Spagna, Portogallo e Italia), mostravano la media più bassa del 10-14%.

 

A fronte di questa allarmante analisi, l’emanazione della Legge di sistema n. 220 del 2016 – che ha ridisegnato l’intervento statale nel settore – è stata l’opportunità per introdurre delle azioni mirate a correggere gli squilibri, dando seguito al primo principio della legge stessa che garantisce il pluralismo dell’offerta cinematografica e audiovisiva.

 

A livello europeo, la Commissione Europea è impegnata a promuovere la parità di genere anche attraverso il programma Europa Creativa, iniziativa a sostegno della partecipazione delle professioniste nell’industria audiovisiva. Secondo il programma i candidati e le candidate devono presentare all’interno delle proposte progettuali una valida strategia di inclusione di genere per poter accedere ai finanziamenti.

 

Nello specifico, il programma Europa Creativa ha destinato per il periodo 2021-2027, 2,4 miliardi di euro a sostegno delle donne cineaste provenienti dalle aree orientali e meridionali dell’UE.

 

A livello nazionale, i decreti attuativi della Nuova Legge Cinema (n. 220/2016) hanno introdotto, per la prima volta in Italia, degli incentivi alle pari opportunità di genere.

 

In alcuni schemi di sostegno, le opere con registe o autrici donne godono di premialità:

 

  • Bando contributi selettivi per sviluppo e pre-produzione di film, opere tv e opere web
    Nella valutazione degli esperti si tiene conto dell’obiettivo di favorire le pari opportunità di genere. In particolare, l’art. 16 comma 3-b prevede che: “I criteri di valutazione tengono adeguatamente conto dell’obiettivo di ‘Favorire le pari opportunità di genere, con particolare riferimento alla figura del regista’”.

 

  • Bando contributi selettivi per produzione di film, opere di animazione e documentari
    Le opere dirette da donne o con maggioranza di autrici donne (soggetto, sceneggiatura, regia e musica) e le opere con capi-reparto in maggioranza donne (per fiction e documentario: DOP, operatrice di macchina, organizzatrice generale, direttrice di produzione, tecnica del suono, scenografa, costumista, montatrice, montatrice del suono, vfx producer, supervisor; per animazione: storyboardist, direttrice di produzione, sound design, background artist, character design, montatrice, montatrice del suono, supervisore dell’animazione) ottengono punteggi automatici.

 

Le opere dirette da donne o con maggioranza di autrici donne (soggetto, sceneggiatura, regia e musica), o con almeno il 50% dei capi-reparto di genere femminile, generano punteggi automatici per i produttori e i distributori.

 

Ci auguriamo che tale sensibilità istituzionale possa diventare una realtà sempre più consolidata e che contribuisca all’inversione di tendenza che da troppo tempo si auspica.

 

 

La rubrica Call My Legal è curata dall’avvocata Angelisa Castronovo, Fondatrice, WellSee; Vicepresidente, SIEDAS (Società Italiana di Diritto delle Arti e dello Spettacolo); socia fondatrice, WIFTMI.

Per conoscerla meglio:  Protagoniste: Angelisa Castronovo.

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