WOMEN WITH A MOVIE CAMERA

Mark Cousins, il regista irlandese noto anche come critico e giornalista cinematografico, autore di memorabili interviste a David Lynch, Martin Scorsese e Roman Polanski e anche regista dell’opera The Story of Film: An Odissey, ha realizzato un documentario dal titolo Women Make Film dove esplora in 40 capitoli il grande patrimonio delle registe donne nel corso del tempo a partire dalla pioniera Alice Guy-Blachè, contemporanea dei fratelli Lumière e di George Méliès e fondatrice nel 1910 di una casa di produzione negli USA. La sua idea parte dalla considerazione che accanto ai nomi dei più grandi registi uomini si sono sempre accostati soltanto pochi nomi di donne e sempre gli stessi, come Jane Campion o Kathryn Bigelow, ma sempre con riferimenti al maschile, ad esempio della Bigelow si è sempre detto che gira come un uomo!!! Cousins ha scoperto, per esempio, che i migliori noir sono stati diretti da registe donne e addirittura il  miglior film di guerra sia The Ascent diretto dalla regista sovietica Larisa Shepitko. Un’altra regista la cui opera va dal 1960 al 2010 è l’ucraina Kira Muratova. Quando morì nel 2018, Mark Cousins era così afflitto dalla  mancanza di riconoscimenti verso questa grande regista che scrisse a Jane Fonda raccontandole il suo progetto e lei accettò nel giro di due ore di prestare la sua voce nel documentario insieme ad altre fra cui Thandie Newton, Tilda Swinton, Debra Winger e molte altre. Fra i tanti film raccomandati da Cousins nel documentario i più rilevanti sono: Meek’s Cutoff di Kelly Richard (2010), The Gleaners and di Agnès Varda (2000), Orlando di Sally Potter (1992), Something Different di Vera Chytilova (1963), Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher (2018), Point Break di Kathryn Bigelow (1991), The Connection di Shirley Clarke (1961), Germany Pale Mother di Helma Sanders-Brahms (1980) e On the Twelfth Day di Wendy Toye (1955).

Il documentario è disponibile dal 18 maggio in Blu-Ray e in streaming al link:

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