WIFTMI e Collòculi | Inclusione sociale, ambiente, arte, cinema –
Roma, 04.09.2024

26 Agosto 2024

Mercoledì 4 settembre 2024, alle ore 18.00, presso il Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, nell’ambito degli eventi collaterali alla mostra Collòculi / Intro-Spectio di Annalaura di Luggo, si terrà l’incontro L’inclusione sociale e la sostenibilità nell’arte e nel cinema.

 

L’evento, organizzato con il supporto di Luca de Magistris Private Fideuram, di Lead Broker & Consulting, di GM Ambiente & Energia e di FC Group Agenzia Allianz Velletri, vedrà la partecipazione di:

 

 

Annalaura di Luggo, artista

 

Stéphane Verger, Direttore Museo Nazionale Romano

 

Antonio Ruggiero, Direttore Oncologia Pediatrica Policlinico Gemelli Roma IRCCS

 

Rosalba Giugni, Presidente Marevivo

 

Marzia Macchiarella, Diversity, Equity & Inclusion Consultant, Access Coordinator, Consigliera e Co-responsabile area DEI WIFTMI.

 

 

Per l’occasione, la mostra resterà aperta fino alle ore 20:00.

 

L’ARTISTA

 

Annalaura di Luggo ha, nel corso degli ultimi anni, affrontato con destrezza ed empatia, tematiche come i diritti umani (Never Give Up, Human Rights Vision), la cecità (Blind Vision), il mondo animale (Sea Visions / 7 punti di vista), la natura e la biodiversità (Genesis); nel caso della mostra ospitata alle Terme di Diocleziano, è possibile ammirare Collòculi, una gigantesca interpretazione scultorea dell’occhio umano, realizzata in alluminio riciclato – simbolo di sostenibilità ambientale – al cui interno è posta un’iride interattiva.

 

La grande installazione assume espressione di vitalità grazie alla tecnologia: la “pupilla” di Collòculi, infatti, trasmette contenuti multimediali interattivi “real time”, attraverso un sistema di telecamere “gesture recognition” che permette al visitatore di diventare parte attiva del racconto visivo, immedesimandosi nelle problematiche fisiche (cecità) e di inserimento sociale (vittime di bullismo, criminalità e razzismo) dei quattro protagonisti del video che l’opera trasmette.

 

Nell’ottica di una maggiore accessibilità, l’opera è corredata di un’audioguida capace di sollecitare la fruizione anche da parte del pubblico non vedente.

 

L’opera di Annalaura di Luggo risponde alle esigenze di inclusione fondamentali allo sviluppo e alla diffusione dell’arte contemporanea, che l’artista napoletana promuove anche attraverso un intelligente lavoro di regia, che l’ha portata a produrre video e docufilm premiati nelle sedi più prestigiose, come avvenuto per We Are Art Through the Eyes of Annalaura che racconta, con un linguaggio trasversale, le fasi di realizzazione di Collòculi e il lavoro di coinvolgimento sociale attivato da Annalaura di Luggo, nella duplice veste di artista e regista.

 

Questo docufilm, realizzato con il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e qualificatosi per la “Consideration” agli Oscars 2023, è distribuito da Cinedigm Corp e Cineverse Corp ed è visibile su Amazon prime, Apple TV e altre piattaforme.

 

LA MOSTRA

Con il patrocinio del Ministero della Cultura, la mostra è curata da Gabriele Perretta mentre il catalogo di Silvana Editoriale contiene testi di Demetrio Paparoni.

L’evento, che vede il coordinamento di Marcello Palminteri, è organizzato con il supporto di Jus Museum di Napoli, della Fondazione Banco Napoli, di Luca de Magistris Private Fideuram, di Lead Broker & Consulting, di GM Ambiente & Energia e di FC Group Agenzia Allianz Velletri.

 

Collòculi è una gigantesca interpretazione scultorea dell’occhio umano, realizzata in alluminio riciclato al cui interno è posta un’iride interattiva. Prende il suo nome dalla fusione di due parole: collŏquĭum, conversazione, dialogo, incontro, e ŏcŭlus, occhio, organo della vista, e ne combina i significati incoraggiando lo spettatore al colloquio attraverso lo sguardo.

 

L’installazione assume espressione di vitalità grazie alla tecnologia: la “pupilla” di Collòculi, infatti, trasmette contenuti multimediali interattivi “real time”, attraverso un sistema di telecamere “gesture recognition” che permette al fruitore di diventare parte integrante dell’azione.

 

In mostra anche una selezione di opere dal ciclo Intro-Spectio realizzate attraverso un duplice processo di stampa e foratura su Dibond e Plexiglas.

 

Questi lavori di Annalaura di Luggo si propongono in una suggestiva tridimensionalità, con fori sulla superficie fotografica che appaiono come un “grembo di luce”: qui si annidano iridi di uomini e animali, fotografati dalla stessa artista con uno speciale obiettivo.

 

L’opera forma così uno o più livelli, che propongono una piattaforma creativa grazie all’organizzazione di piani paralleli o vagamente asimmetrici, che cambiano secondo il punto di vista dell’osservatore.

 

Al centro dell’attenzione sempre l’iride, inserita su opere d’arte antica e moderna, dove un occhio – fotografico o video – si affaccia dalla zona cardiaca, “mimando battiti di visioni”, anima di ogni cosa, in cui lo spettatore è invitato a rispecchiarsi.

 

Nel percorso di mostra il filo conduttore permette di scoprire il lavoro di Annalaura di Luggo la cui traiettoria si orienta tra ricerca multimediale, fotografia, video e regia, secondo una coerenza stilistica che si nutre delle infinite possibilità suggerite dall’organo della vista

 

L’iride, in “Collòculi”, dà vita al video multimediale “We Are Art”: qui il punto di partenza sono gli occhi di quattro ragazzi (Pino, Youssouf, Larissa e Noemi) che svelano il proprio universo umano raccontando poeticamente come hanno affrontato avversità quali bullismo, discriminazione razziale, cecità, alcool e criminalità. Attraverso i linguaggi della videoarte, del sound design e della realtà immersiva, li vediamo confrontarsi con l’osservatore, catturato dal loro sguardo che, grazie a sofisticate telecamere, entra a far parte della scena, sollecitando un confronto che non può essere senza conseguenze, perché “guardarsi negli occhi” significa predisporsi al dialogo, all’incontro. “Collòculi > We Are Art” rappresenta un’affermazione del valore dell’individuo come parte attiva della società. L’intento è quello di invitare i soggetti più fragili a recuperare la propria identità, a partire dalla riscoperta e dalla custodia del senso “autopoetico” di sé nella consapevolezza che tutti siamo opere d’arte: “WE ARE ART!”.

 

Sito ufficiale COLLOCULI.

 

 

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