This Changes Everything –
WIFTMI a scuola
28 Giugno 2022
Federica Nicchiarelli intervista la professoressa Ambra Saitta
Nei mesi scorsi abbiamo partecipato e supportato un’attività di formazione che ci è particolarmente cara. La raccontano in questa intervista la nostra Consigliera e Responsabile Formazione Federica Nicchiarelli e la professoressa Ambra Saitta, che siamo molto felici di farvi conoscere.
Provo sempre una forma di eccitazione infantile quando incontro persone nuove con cui scatta una forma di affinità intellettiva o emotiva. Ma è così, una nuova amicizia da adulti o un incontro illuminante dovuto al caso è un piccolo miracolo in questa vita troppo veloce e distratta.
Da quando abbiamo fondato Women in Film, TV & Media Italia, il mio chiodo fisso è sempre stato quello di entrare nelle scuole con l’audiovisivo come obiettivo ma anche come strumento di apprendimento. Volevo rispondere alla sete dei ragazzi di conoscere attraverso le immagini ma al tempo stesso di veicolare attraverso di esse una presa di coscienza della realtà, di sé e dell’altro, di stereotipi che non devono più essere assimilati in maniera inconsapevole, soprattutto dalle nuove generazioni.
Solo che non trovavo il giusto modo e tono per inserire questi nuovi elementi nel sistema senza provocare qualche forma di rifiuto da parte degli studenti o dei docenti.
E poi arriva la Professoressa Ambra Saitta, uno di quei piccoli miracoli di cui sopra.
Ambra, che ormai ritengo un’amica dei tempi del Covid con cui non mi sono mai incontrata dal vero, aveva la soluzione.
Ed era giusto che l’avesse una persona come lei, che fa il lavoro che fa e che lo fa con la sua passione: la Prof. Saitta insegna Letteratura italiana e Storia a Ventimiglia nell’Istituto di Scuola Superiore Secondaria Fermi-Polo-Montale.
L’istituto è grande e comprende i seguenti indirizzi:
- Tecnico Enrico Fermi Ventimiglia “Amministrazione Finanza e Marketing”, “Turismo” e “Costruzioni Ambiente e Territorio”;
- Professionale Marco Polo Ventimiglia: “Servizi Commerciali curvatura Turismo accessibile”, “Operatore ai Servizi d’impresa”e “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”;
- Tecnico “Relazioni Internazionali per il Marketing” e Liceo “Opzione Scienze applicate” Montale Bordighera.
Il progetto di cui vi parlerà la Prof. Saitta è stato avviato nell’Istituto Tecnico Amministrazione, Finanza, Marketing.
Professoressa Ambra Saitta, come si è accesa l’idea del progetto che ci stai per descrivere e quale è stata la miccia?
L’idea si accende nel giugno 2020, quando su La7 vedo il docufilm This changes everything di Tom Donahue, che trattava di discriminazione di genere nei media. Finalmente sentivo parlare delle narrazioni che del femminile ci restituiscono gli schermi, tra stereotipi e pregiudizi capaci di frenare fatalmente la capacità delle giovani donne di immaginare “in grande” il proprio futuro.
Fu illuminante: dovevo farlo vedere ai miei studenti… ma non fu facile! Il DVD, esaurito. Il contenuto in streaming, disponibile solo negli USA. Scrissi a La7, poi al MAXXI di Roma, dove il docufilm era stato proiettato: sorprendentemente mi rispose, fornendomi il primo contatto con WIFTM ITALIA, che aveva curato l’evento. Da lì, l’incontro con te, Dott.ssa Federica Nicchiarelli, e con la Dott.ssa Nicoletta De’ Vecchi: l’intesa fu davvero immediata!
Perché una tematica di sensibilizzazione gender? A quali bisogni risponde nelle scuole?
La scelta risponde un po’ a necessità e un po’ al cuore. Dal 2020 l’Educazione Civica entra infatti nella scuola come materia trasversale, da sviluppare intorno ai temi-chiave del nostro presente, come appunto le pari opportunità.
Riconosco però che agisce in me una forte spinta “naturale” a far mia questa battaglia: sarà il papà che fin da piccola mi ha trasmesso con le parole la fierezza di essere una donna che non rinuncia a diritti, indipendenza e dignità; sarà la mamma che questo stesso insegnamento me lo ha trasmesso con le scelte che ha compiuto.
E poi sono diventata un’insegnante, e ho voluto trasmettere a mia volta questo insegnamento a coloro cui è affidata la costruzione di un domani migliore, le giovani generazioni, le sole su cui, citando Umberto Eco, abbiamo il potere di agire per modificare quelle strutture culturali che oramai, negli adulti, sono troppo radicate per essere estirpate.
Come ha preso forma e si è sviluppato il progetto?
L’obiettivo era sensibilizzare sulle narrazioni di genere stereotipate che affollano gli schermi, svelandone l’inautenticità, a fare la differenza sono stati strumenti e metodologia utilizzati:
– immagini e audiovisivo, per “parlare” lo stesso linguaggio con cui oggi i giovani, consapevolmente o inconsapevolmente, si formano e si informano;
– dati statistici, per fugare il rischio della sottovalutazione del problema;
– l’intreccio del tema gender coi contenuti disciplinari, per far emergere quanto radicati nella nostra cultura siano certi stereotipi femminili, dalle Madonne alle femme fatale;
– l’attualizzazione del tema attraverso esempi di narrazioni di genere nei media moderni, per mostrare quanto ancora urgente sia la questione.
Grazie al sostegno di WIFTMI ho potuto vedere il mio progetto This Changes Everything – Narrazioni di genere e di media tradursi in azione concreta.
Il percorso si è sviluppato attraverso approfondimenti storico-letterari e un ciclo di 4 videoconferenze con esperte dell’audiovisivo, identificate con l’associazione.
La scrittrice, cofondatrice e direttrice artistica del FeST – Festival delle Serie Tv di Milano, Dott.ssa Marina Pierri, e la Social Media Manager Dott.ssa Flavia Brevi hanno parlato di narrazioni di genere nelle Serie TV e nella pubblicità, mettendone in risalto i limiti; la regista Susanna Nicchiarelli si è confrontata con gli/le studenti sulla complessità della rappresentazione dell’universo femminile che emerge dal suo film vincitore del Nastro d’Argento 2021 Miss Marx.
Infine, l’incontro per me più emozionante in cui, come in un cerchio che si chiude laddove si era aperto, vi ho ritrovate per raccogliere quanto seminato: tu insieme alla Presidente di WIFTM ITALIA, Dott.ssa Domizia De Rosa, per parlare dell’importanza del networking e di temi più tecnici ma attualissimi, come il ruolo che la TV on demand ha avuto sulla frammentazione dell’immaginario collettivo delle giovani generazioni.
Come hanno risposto a scuola e le classi?
Il progetto è stato bene accolto dalla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Antonella Costanza, che ne ha riconosciuto il valore aggiunto nella collaborazione con WIFTM Italia.
I miei più grandi sostenitori sono stati però le ragazze e i ragazzi: da sempre ho riconosciuto in loro i “giudici” più affidabili rispetto alla qualità ed efficacia degli insegnamenti, talvolta impietosamente senza filtri, ma sempre schietti e sinceri.
Del progetto hanno apprezzato il ricorso a immagini e audiovisivo, linguaggi più familiari in cui potersi riconoscere, e la sua capacità di “formare le coscienze” (cito un alunno!) disvelando certi stereotipi e pregiudizi che inconsapevolmente orientano le loro stesse scelte, dalla professione futura al modello di donna/uomo, moglie/marito o madre/padre a cui pensano di dover corrispondere, invece di porsi l’unica domanda davvero necessaria: chi voglio essere io?
Riguardando questa esperienza, cosa ti ha insegnato e cosa ti ha lasciato?
Credo che questa sia l’esperienza didattica più efficace e entusiasmante che abbia svolto.
A causa delle limitazioni imposte dal Covid, ha potuto partecipare al progetto la sola classe 5 A, quindi studenti fra i 19 e 20 anni.
Ciascuno, indipendentemente dall’età, ha portato a casa qualcosa di diverso, ma speciale a suo modo. Tutte/i siamo cresciuti un po’.
Per quel che mi riguarda, ho imparato tantissimo. Oltre ad essermi misurata in una nuova esperienza, grazie a voi ho guadagnato qualcosa di prezioso e non comune, anche nel mondo della scuola: l’arricchimento personale che si trae dall’aver incontrato e lavorato gomito a gomito, seppur virtualmente, con persone diverse con cui però si condividono con passione obiettivi importanti.
Per il futuro , avendo scoperto in te, Federica, una compagna perfetta per condividere quest’avventura, non posso che augurarmi di realizzare insieme qualcosa di ancor più ambizioso!
Citando Italo Calvino, altro autore a me caro, bisogna “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio”.
Io ringrazio la mia nuova amica Ambra che spero un giorno di incontrare.
E la ringrazio non solo per l’esperienza che ci ha fatto vivere indirettamente, ma per quello che mi ha insegnato: a volte basta veramente la creatività e la determinazione di una sola persona per fare la differenza.
Per conoscere meglio il progetto: This Changes Everything – Narrazioni di genere e di media
Per conoscere la scuola protagonista del progetto: Fermi Polo Montale
Il progetto nella stampa: Ventimiglia, al Fermi-Polo-Montale prende il via il nuovo progetto “This changes everything: narrazioni di genere e media” – Riviera24
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