The Good Mothers
28 Marzo 2023
La serie italiana The Good Mothers, basata sull’omonimo best seller del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, ha vinto la prima edizione del Berlinale Series Award, la neonata sezione di concorso del Festival di Berlino dedicata alle serie TV.
La serie è prodotta da House Production e Wildside (gruppo Fremantle) e sarà disponibile dal 5 aprile su Disney+.
Racconta la storia vera di tre donne che hanno osato contrapporsi alla ‘ndrangheta, hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle proprie famiglie, scappare e denunciare per permettere una nuova vita a sè stesse e ai propri figli: Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce.
A dirigere i 6 episodi ci sono Julian Jarrold (The Crown, Becoming Jane) ed Elisa Amoruso (Maledetta Primavera, Time is Up, Chiara Ferragni: Unposted). Le riprese della serie si sono svolte tra Reggio Calabria, Palmi e Fiumara, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission.
Le “brave madri” sono interpretate da Micaela Ramazzotti (Lea Garofalo), Valentina Bellè (Giuseppina Pesce) e Simona Distefano (Concetta Cacciola). Nel cast anche Gaia Girace (L’amica geniale) nel ruolo di Denise, figlia di Lea Garofalo e Barbara Chichiarelli (Favolacce) che interpreta la PM Anna Colace, la prima a capire che sono le donne la chiave per sradicare il muro di omertà.
Il tema della maternità di cui parla il titolo racconta eredità forti che si tramandano, come la storia di Lea che porterà sua figlia a testimoniare contro chi le ha ucciso il genitore.
Racconta di donne che non potevano uscire di casa se non accompagnate, che non hanno scelto il proprio marito, non hanno scelto di diventare madri e magari lo sono diventate a quindici o sedici anni contro la loro volontà e che hanno scelto di rischiare anche la loro vita pur di opporsi a un sistema perverso e malato.
La serie prende spunto da una storia vera avvenuta dopo l’assassinio della testimone di giustizia Lea Garofalo: quella della magistrata sotto scorta Alessandra Cerreti che seguì la prima donna di ‘ndrangheta collaboratrice di giustizia, Giuseppina Pesce.
Descrivendo il coraggio delle prime testimoni di giustizia, The Good Mothers ci mostra come fu possibile colpire dall’interno le cosche più potenti e ci restituisce il ritratto di donne che ebbero il coraggio di opporsi alla prevaricazione e alla misoginia sistemica della loro cultura.
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