REPORT | OEA: I numeri delle professioniste europee nella fiction

1 Marzo 2024

È di febbraio la nuova ricerca dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo dedicata alla disuguaglianza di genere nella fiction europea.

 

Le professioni esaminate sono 6: regia, sceneggiatura, produzione, direzione della fotografia, musiche e montaggio a cui si aggiunge l’analisi dei ruoli principali per i 27 paesi dell’Unione Europea con l’aggiunta di Gran Bretagna, Norvegia, Islanda e Svizzera. Con alcune eccezioni, i dati non sono disaggregati per paese.

 

Nel 2022 nell’ambito della fiction TV e SVOD, le professioniste contano per il 28%.

 

Il basso numero è determinato da una presenza numerica femminile limitata all’interno della popolazione attiva di professionisti;, dal minor numero di incarichi ottenuti; dal lavorare più spesso degli uomini con partner(s).

 

Ovviamente la disuguaglianza di genere varia per categoria.

 

La maggior presenza femminile si registra tra le produttrici (48%) e le sceneggiatrici (37%)  e la minore tra le compositrici (11%) e le direttrici della fotografia (10%). Il che corrisponde a quanto nota la ricerca, ovvero che la presenza femminile è maggiore in quelle professioni dove è normale lavorare con altre/i professioniste/i – proprio come nel caso della produzione e della scrittura. Anche se i team sono spesso guidati da uomini – ad esempio, le donne che hanno guidato team di scrittura nel 2022 sono state il 28%, gli uomini il 56%, mentre il 16% ha visto team bilanciati.

 

 

Le donne diminuiscono dove il ruolo è ricoperto da una singola persona. Ovvero dove il ruolo è investito di maggiore autorità.

 

La buona notizia è che il numero delle professioniste è aumentato negli ultimi anni, anche qui con ritmi diversi. Se si vuole provare a calcolare quando la parità di genere sarà raggiunta, alla velocità di crescita degli ultimi 8 anni… nella scrittura arriva veloce nel 2029, nella regia nel 2032 e nelle musiche nel… 2045.

 

L’altra troppo sfruttata buona notizia è quella che le professioniste tendono a lavorare di più con le altre professioniste. Il progresso di una categoria andrebbe quindi ad impattare positivamente su quello di altre. Sempre che, aggiungiamo noi, non si abbia accesso a budget significativi.

 

Per quanto riguarda l’Italia, in un solo caso la nostra media è migliore di quella europea (montaggio), le distanze sono brevi per le sceneggiatrici, significativa la distanza per le produttrici, critica per le DOPs e le compositrici.

 

2015-2022 Italia Media EU
Registe 12% 19%
Sceneggiatrici 30% 33%
Produttrici 29% 44%
Direttrici della fotografia 2% 7%
Compositrici 0% 7%
Montatrici 27% 26%

 

 

L’annuncio del report: Women working in European TV/SVOD fiction get 28% of assignments.

Il report: Female professionals in European TV/SVOD fiction production

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