REPORT | Comportamenti
dannosi nel settore
audiovisivo –
I risultati di WFT Ireland
7 Novembre 2024
Lo scorso 30 settembre WFT Irlanda ha ospitato la presentazione del rapporto della dottoressa Susan Liddy e del dottor Fergal Rhatigan, Behind the Scenes: Exploring Harmful Behaviours in the Irish Screen Industries.
L’evento si è svolto con successo al Light House Cinema di Dublino.
A discutere la ricerca con Susan Liddy sono stati :(docente, Media & Communications Studies, Mary Immaculate College; Chair WFT Ireland; Presidente, WIFT International): Jessica Drum (Chief Executive, Screen Guilds Ireland), Colman Farrell (Head of Skills and Professional Development, Screen Ireland), Ananta Kaur (Head of ER/IR and Industry Partnerships, Screen Producers Ireland) e Niamh O’Donnell (Director, Irish Theatre Institute and Safe to Create), per la moderazione di Aoife Barry, giornalista e autrice.
Le discussioni si sono concentrate sulla necessità di un cambiamento sistemico e su come la collaborazione tra le organizzazioni possa portare a miglioramenti significativi nella cultura del lavoro.
La ricerca è stata realizzata grazie a Fís Éireann/Screen Ireland attraverso lo Screen Stakeholders Funding Scheme.
Ringraziamo WFT Ireland per rendere il report disponibile qui.
Questa ricerca esamina la questione critica dei comportamenti dannosi all’interno dell’industria cinematografica irlandese e offre spunti per creare luoghi di lavoro più sicuri e inclusivi.
La ricerca definisce come comportamenti dannosi: bullismo, molestie, molestie sessuali, umiliazione, vittimizzazione, aggressione e violenza sessuale.
Le risposte ricevute sono analizzate per tipologia di comportamento e per tipologia di contratto di lavoro (Freelance, Contratto a tempo pieno, Contratto a tempo parziale, Occupato a tempo parziale, Occupato a tempo pieno) e di impiego (Produzione, Sceneggiatura, Cast, Regia, Produttore, Crew).
I risultati rivelano che la maggior parte delle persone intervistate ha sperimentato e/o assistito a qualche forma di comportamento dannoso che mina il diritto alla dignità sul posto di lavoro negli ultimi due anni e che:
-le donne hanno maggiori probabilità di subire bullismo, molestie, molestie sessuali e aggressioni;
-gli uomini hanno maggiori probabilità di subire vittimizzazione e discriminazione razziale;
-i gruppi etnici minoritari e gli intervistati gay e bisessuali, pur costituendo una piccola percentuale del campione totale, subiscono comunque maggiori abusi rispetto alle categorie degli intervistati “irlandesi bianchi” o “altri bianchi”;
– i comportamenti dannosi, escluse le molestie sessuali, sono riscontrati in tutte le fasce d’età, anche se sono più frequenti nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni;
-le persone con un impiego meno sicuro e più vulnerabili alla perdita del lavoro sono più esposte a una serie di comportamenti dannosi sul posto di lavoro.
Le persone intervistate hanno riferito che i comportamenti dannosi hanno avuto un impatto negativo significativo sul loro benessere e sul lavoro:
-il 48% degli intervistati ha riferito che i comportamenti dannosi hanno avuto un impatto negativo significativo sulla propria salute mentale;
-il 57% ha parlato dell’impatto negativo sulla fiducia in se stessi;
-il 41% ha menzionato l’impatto sulle relazioni sul posto di lavoro.
Sulla base dei risultati raccolti, la ricerca raccomanda di intervenire sull’organizzazione del lavoro e a livello istituzionale:
-Un rinnovato e continuo sostegno pubblico da parte di Screen Ireland (l’agenzia di sviluppo dell’industria cinematografica irlandese) a un approccio di tolleranza zero.
– Una campagna di sensibilizzazione.
– I datori di lavoro devono sostenere e garantire una formazione specifica in materia di leadership per coloro che ricoprono ruoli esecutivi e manageriali nell’industria cinematografica.
– Almeno un “lavoratore designato” identificabile e che abbia seguito opportuno training dovrebbe essere disponibile in ogni luogo di lavoro e di produzione per aiutare a rispondere agli episodi di comportamenti dannosi.
-Le organizzazioni che ricevono finanziamenti pubblici dovrebbero dimostrare di aderire alle migliori pratiche.
– La sottoscrizione del Codice di Comportamento irlandese Safe to Create (qui)
– I beneficiari di finanziamenti pubblici da parte di Screen Ireland dovrebbero effettuare controlli regolari per garantire l’adesione e il rispetto del Codice di comportamento e la comunicazione delle politiche e delle migliori prassi ai lavoratori.
– Processi di segnalazione chiari, revisione/indagine tempestiva delle accuse, supporto per i lavoratori che hanno subito comportamenti dannosi e conseguenze per coloro che hanno messo in atto comportamenti inappropriati o abusivi sul luogo di lavoro.
– Un incontro obbligatorio all’inizio e a metà delle produzioni per riaffermare l’impegno a rispettare i principi e le politiche del luogo di lavoro. La partecipazione del “lavoratore designato” garantirà che sia familiare a tutti i dipendenti e che il ruolo sia chiaro a tutti.
– Il feedback anonimo sulle condizioni di lavoro è ben accetto e potrebbe essere facilitato in tutti i luoghi di lavoro.
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