Le associazioni dell’audiovisivo interrogano il governo

28 Luglio 2023
Mentre proseguono negli Stati Uniti gli scioperi delle autrici e degli autori (WGA – Writers Guild America, iniziato lo scorso 2 maggio) e delle attrici e degli attori (SAG-AFTRA, Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists, iniziato il 14 luglio), in Italia sei associazioni di settore scrivono una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni e alle istituzioni il 17 luglio.
Artisti 7607, Air3 (Associazione Italiana Registi), Anad (Associazione Nazionale Attori Doppiatori), Unita (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, WGI (Writers Guild Italia) e 100 Autori interrogano il governo sul tema dei compensi non adeguati da parte delle piattaforme di streaming.
Parlando delle audizioni svoltesi presso la Commissione Cultura del Senato della Repubblica a seguito dei casi SIAE/META e Artisti 7607/NETFLIX, dicono le associazioni:
“Nel corso delle audizioni i rappresentanti delle piattaforme hanno sostenuto, con strumentali interpretazioni normative, di essere in regola con le previsioni di legge circa la trasmissione dei dati e di corrispondere dei compensi “adeguati e proporzionati” come indicato dalla direttiva copyright e dal decreto legislativo di recepimento nel nostro ordinamento.
Al netto di generiche frasi di sostegno alle nostre categorie, i rappresentanti delle piattaforme hanno completamente evaso il tema delle informazioni sui ricavi che generano in Italia; e non hanno comunicato quale livello medio di compensi le piattaforme corrispondono ai professionisti coinvolti nelle opere. Abbiamo ascoltato soltanto mere autodichiarazioni prive di riscontri.”.
E sottolineano la risposta non puntuale del Presidente dell’AGCOM, che non ha fatto menzione dell’adeguatezza dei compensi dovuta dalle piattaforme o della direttiva copyright o dei dati che le piattaforme devono comunicare per legge.
“Il Presidente dell’AGCOM non ha peraltro ricordato che l’Autorità da lui presieduta non ha ancora emanato, dopo quasi due anni, il regolamento previsto dal d.lgs 177/21.
Una grave mancanza cui chiediamo venga tempestivamente posto rimedio, così come chiediamo vengano recepite nel testo finale le istanze presentate ad AGCOM dalle scriventi in occasione della Consultazione pubblica su detto schema di regolamento”.
Qui il contenuto completo della lettera.