Come tu mi vuoi.
I personaggi femminili
dalla pagina allo schermo

Sala al completo per il panel Come tu mi vuoi. I personaggi femminili dalla pagina allo schermo organizzato da Women in Film, Television & Media Italia in collaborazione con 100autori e Writers Guild Italia il 19 ottobre 2022 nello Spazio Regione Lazio Roma Lazio Film Commission durante la Festa del Cinema di Roma.

Moderati con l’usuale sensibilità, competenza e humour dalla giornalista e scrittrice nonché nostra socia Claudia Catalli, Margherita Ferri, regista e sceneggiatrice, ​Marco Pettenello, sceneggiatore, Massimo Torre, sceneggiatore e scrittore e Mariolina Venezia, scrittrice e sceneggiatrice hanno posto a confronto i loro diversi punti di vista sul tema del panel.

Dal mainstream all’autoriale, dal cinema alla televisione alle piattaforme, dal femminile all’umano all’universale, trovando punti d’incontro e dissentendo, argomentando e dubitando, ma in conclusione concordando nell’identificare nei personaggi femminili una cartina rivelatrice dello stato della società e sulla necessaria libertà che deve essere garantita a ogni autrice e autore per costruire i propri personaggi, accogliendo indicazioni ma anche potendole decostruire e ricostruire.

Per vedere o rivedere l’incontro: qui.

La domanda dietro questo appuntamento è nota e immensa: da dove inizia il cambiamento di una cultura audiovisiva e di conseguenza della nostra cultura?

A volte inizia davvero da una penna o da una tastiera.

Può sembrare una risposta semplice ad un problema complesso, ma se andiamo al cuore del processo creativo, a quell’immagine, a quello spunto, a quella provocazione che lo attiva, lì c’è un’immagine alla cui manifestazione contribuiscono i nostri algoritmi interiori, quelli degli stereotipi e degli archetipi. Nell’interrogare l’immagine scopriamo spesso la sua e nostra storia. E possiamo scegliere che cosa nutrire e che cosa buttare nel cestino del ‘grazie, ma anche no’.

Con Come tu mi vuoi prosegue il nostro percorso di dialogo e confronto su creatività, industria, storie e rappresentazioni inclusive.

Ne abbiamo parlato partendo dalla nostra lente di genere con chi nel processo della scrittura si trova quotidianamente di fronte a nuovi e vecchi stereotipi così come a più o meno prevedibili indicazioni editoriali. E’ una lente specializzata, ma non escludente. E’ uno strumento di analisi che deve partire dal personaggio femminile perché scegliere come rappresentare quella bambina, quella ragazza, quella donna significa affrontare i propri modelli di pensiero e di società, significa fare i conti con esclusioni e assenze, con marionette e ombre.

Chi crea ha per prima/o il potere e la responsabilità della scelta dei personaggi e del mondo narrativo che le/li raccoglie, dall’essenza al dettaglio, dal genere al fermacapelli.

Il potere della scelta trasforma le storie e a volte, sia nonostante che grazie ai tanti passaggi alchemici che le storie affrontano, trasforma anche il pubblico, arrivando a toccare intime convinzioni e certezze.

Questo è il potere del cambiamento del quale vogliamo parlare e che vogliamo far reclamare alle autrici e agli autori.

Con la complicità di 100Autori, WGI e altre amiche ed amici, la nostra esplorazione non si ferma qui.

Che siano piatte pianure o intricate giungle, ci sono storie e personaggi che ci possono guidare a nuovi approdi e nuovi tesori.

Photo credits: RomaLazio Film Commission