Chattando con il Direttivo:
Federica Nicchiarelli
27 Febbraio 2021
Lo scorso 26 gennaio è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo di WiF&M Italia. Da questo mese iniziamo a conoscere meglio le nostre Consigliere, i progetti che stanno seguendo in prima persona e quelli che sono sulla loro lista dei desideri dei prossimi mesi.
Iniziamo con Federica Nicchiarelli, socia fondatrice e Responsabile dell’area Formazione, qui al suo primo mandato nel Direttivo.
Ciao Federica! Che cosa ti ha spinto a candidarti a Consigliera?
Fin dalla prima riunione, eravamo poche ma con un entusiasmo che ci faceva sembrare il doppio, ho deciso che avrei sostenuto attivamente la creazione e la crescita di quella che poi sarebbe diventata la Women in Film TV & Media Italia. Data la mia professione di counselor relazionale, è venuto spontaneo propormi per avviare l’area di formazione ed educazione. In questi tre anni, tra le cose fatte nell’ambito di questo settore, abbiamo affiancato ANICA nel suo progetto “Dentro la macchina dei sogni” e Alice nella Città nel loro “Seminare Domande”, entrambi all’interno dei bandi del MIUR – Cinema per la Scuola. Durante il periodo di lockdown ho offerto la linea di ascolto e supporto per i/le soci/e creando una rete di professionisti che coprissero le varie esigenze. Dopo averlo anticipato negli ultimi appuntamenti via Zoom, siamo ora in prossimità del lancio del progetto di E-learning sugli stereotipi e i pregiudizi inconsapevoli. Per me impegnarmi formalmente candidandomi per una posizione nel Consiglio Direttivo è stato un passo automatico e necessario nel mio percorso in associazione.
Perché necessario?
Perché più ascoltavo e partecipavo agli sviluppi dei progetti portati avanti nelle altre aree di intervento dell’associazione, più mi rendevo conto che tutto il lavoro che svolge la WiFT&MI è da sempre formativo ed educativo. Formativo per noi soci/e che lavorando per il raggiungimento di determinati obiettivi, lavorando insieme, da una parte prendiamo più coscienza dello spazio che occupiamo e dall’altra ci rendiamo conto del nostro potere. Ma è anche educativo, perché tutto ciò che sta facendo l’associazione è inevitabilmente anche educativo per la società, per la quale ad ogni passo compiuto diventiamo sempre più visibili e ingombranti. Siamo un’associazione professionale e anche questo ci rende intrinsecamente forti: raggiungere (ma anche il lavoro per raggiungerla) la parità di genere professionale, la parità salariale e di ruolo significa riconoscere dignità alla donna a 360 gradi, significa rivedere la sua posizione anche in casa, in famiglia, nella coppia, nella società.
Quindi, da invisibili a giustamente ingombranti. Bene! Quali sono i prossimi progetti che vorresti avviare?
Tanti, che spaziano da quelli già in costruzione ai sogni nel cassetto. Ora stiamo lavorando sull’avviamento di un workshop per i/le soci/e sull’autonegoziazione per l’area della formazione. Sul lato educazione, più a lungo termine verrà improntato un nostro progetto da portare nelle scuole e nelle università sulla narrazione della “parte mancante”, il punto di vista delle donne nell’audiovisivo e sulle professioniste del cinema. E’ inoltre mia intenzione proporre la linea di ascolto e supporto su pianta stabile, allargando la rete di sostegno a tutte le aree che rispondano alle esigenze dei soci, così come organizzare un seminario online sui pregiudizi inconsci da offrire a tutti/e i/le neo-soci/e al momento dell’iscrizione.
Il bello di questo turbinio di progetti, idee e sogni è che attraversa e connette ogni area dell’Associazione. Stando nel consiglio lo tocchi con mano. Ed è emozionante.
Grazie a Federica e buon lavoro!
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