Schermi da leggere – Tu che mi guardi, tu che mi racconti di Adriana Cavarero
28 Luglio 2022
Durante l’appuntamento dal titolo Storie inclusive che si è svolto a Roma il 7 luglio scorso sotto la doppia egida WIFTMI e WGI – Writers Guild Italia, sono stati molti gli spunti che le partecipanti e i partecipanti hanno lanciato, condiviso e commentato. Citazioni, suggestioni, ispirazioni.
Molti spunti saranno dimenticati, di molti si farà tesoro quando meno ce ne aspettiamo, uno lo salviamo qui, invitandovi a scoprire o riscoprire il saggio Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione di Adriana Cavarero, pubblicato per la prima volta nel 1997 e sempre attuale nel suo assunto: ogni essere umano, nella sua unicità, desidera ricevere da un altro il racconto della propria storia e solo gli altri possono scorgere il disegno di un’identità nel corso della sua esistenza e raccontarla in presa diretta, in sua presenza.
Con il supporto di Hannah Arendt, Karen Blixen, Edipo, Borges, Ulisse, Rilke, Euridice, Sheherazade, Cavarero illumina i racconti con cui ci desideriamo reciprocamente e che ci donano un ritratto in cui riconoscerci.
Adriana Cavarero è filosofa, storica della filosofia e accademica italiana. Ha insegnato in diverse università in Italia, negli Stati Uniti e in Inghilterra ed è stata tra le fondatrici della comunità filosofica femminile Diotima. Teorica di un pensiero della differenza da un punto di vista femminista, ha sviluppato il tema dell’identità del Sé e della sua strutturazione nelle dinamiche interpersonali.
Tra le sue opere: Il pensiero della differenza sessuale (1987); Corpo in figure: filosofia e politica della corporeità (1995); A più voci: filosofia dell’espressione vocale (2003); Orrorismo, ovvero della violenza sull’inerme (2007); Inclinazioni. Critica della rettitudine (2014); Platone (2018); Democrazia sorgiva. Note sul pensiero politico di Hannah Arendt (2019).
SOSTIENI WIFTM
Per sapere di più sull’associazione, contattaci su [email protected]