Cronache dal Mar Baltico –
di Giorgia Priolo
23 Dicembre 2021
Il bello del lavoro del produttore è che ci sono film che ti portano lontano prima ancora di vedere la luce.
Quest’anno grazie a Beast Of Prey, opera prima di Andrea Corsini, che sto sviluppando come produttore delegato di EDI Effetti Digitali Italiani, sono stata invitata al Festival di Cannes per la sezione del mercato organizzata in associazione con Frontières (Frontieres Market) e soprattutto ho avuto l’occasione di andare per la prima volta al PÖFF ovvero il Black Nights Film Festival di Tallinn, giunto già all’edizione numero 25 (PÖFF).
Nato nel 1997, il Tallinn Black Nights Film Festival si svolge a fine novembre e non solo è uno dei più grandi festival cinematografici del Nord Europa, ma ha anche strutturato uno degli eventi industry europei piu’ partecipati e stimolanti, il programma professionale Industy@Tallinn & Baltic Event QUI IL LINK.
Della durata di una settimana, l’Industry festeggiava quest’anno la sua 20esima edizione. Si è svolto nella forma ibrida on site e online con un fitto programma di panel, incontri di networking, proiezioni, workshop, un coproduction market per film e per serie e soprattutto alcuni programmi speciali molto interessanti per i produttori, i distributori e i sales agent. Tra questi, Script Pool Film, una competizione per sceneggiature, con una giuria internazionale prestigiosa composta da produttori, sales agent e finanziatori europei. E soprattutto l’incontro finale dello European Genre Forum, con il pitch dei sei progetti selezionati.
L’EGF e’ un programma di workshop su base selettiva, articolato in tre momenti nel corso di un anno, che accompagna e promuove lo sviluppo artistico e finanziario dei progetti di genere europei più interessanti e originali. Il nostro film Beast Of Prey ha avuto l’onore di essere tra i progetti selezionati e da qui il mio viaggio a Tallinn insieme al regista Andrea Corsini.
La partecipazione di professionisti on site è stata molto numerosa, più di 500 società rappresentate, ovviamente la maggioranza di provenienza dall’area baltica, ma non solo. Molto interessante è stata per noi la presenza di alcune società inglesi, francesi e tedesche, tra le realtà più all’avanguardia nel campo del nuovo cinema europeo che coniuga il genere con l’arthouse – quello che ha portato Titane a vincere la Palma d’Oro, per intenderci.
Tra i sales italiani mi ha fatto piacere incontrare colleghi di Intramovies e di TVCO. La produttrice Graziella Bildesheim accompagnava la delegazione dei registi esordienti candidati all’EFA. Jacopo Chessa era a Tallinn in rappresentanza della Veneto Film Commission.
Il cuore dell’Industry si svolgeva all’interno del Nordic Hotel, a due passi dal Multiplex Coca Cola Plaza dove avevano luogo le proiezioni del Festival. Il Festival e l’Industry sono strutturati per favorire la comunicazione e l’incontro tra i professionisti partecipanti: atmosfera amichevole e rilassata, grandi tavolate comuni a pranzo e ogni sera dinner party aperti a tutti gli accreditati permettono di fare networking e approfondire la conoscenza in modo estremamente piacevole ed efficace.
Nella selezione del Concorso alcune chicche imperdibili tra cui l’islandese Lamb di Valdimar Johannsson, diventato un vero e proprio cult da quando è stato acquisito dalla statunitense A24. In Italia lo potremo vedere grazie al fiuto della nostra associata Anastasia Plazzotta di Wanted, promosso da Lo Scrittoio dell’altra nostra associata Cinzia Masotina… insomma noi di WIFTMI siamo sul pezzo.
Uniche note negative del mio primo viaggio in Estonia: gli eventi industry erano così vari e interessanti che della deliziosa Tallinn ho visto poco e niente. Le uniche due ore libere dopo il pitch di Beast Of Prey ho preferito spenderle per assistere alla masterclass Meet the Director con quel colosso di Baltasar Kormakur.
Ma soprattutto ammetto di non aver avuto il coraggio di partecipare all’evento imperdibile che si svolgeva tutte le mattine: il bagno nel Mar Baltico. Ecco, quello è l’unico appuntamento che ho saltato… eppure chi l’ha provato giura che l’effetto rinvigorente dell’acqua ghiacciata sia impagabile.
Una buona scusa per tornare a Tallinn l’anno prossimo!
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