VENEZIA 2020 – 2° Seminario
su Parità ed Inclusione nell’Industria Cinematografica.
Focus sulla formazione
29 Settembre 2020
Martedì 8 Settembre nell’ambito dell’edizione forse più coraggiosa del Festival del Cinema di Venezia si è tenuto il secondo seminario dedicato alla parità di genere e all’inclusività nell’industria cinematografica.
Frutto della collaborazione iniziata nel 2018 tra WIFTM Italia e la Biennale di Venezia che ha portato alla firma della carta 50/50 by 2020, il seminario offre la possibilità di esaminare i numeri di genere del festival, dal numero di film candidati a quelli selezionati (oltre al concorso, anche Biennale College e Venice Production Bridge), dalla composizione delle giurie a quella dell’organizzazione stessa e di guardare ai risultati delle attività di MiBACT e Eurimages in favore dell’inclusione in Italia ed in Europa.
Lo scorso anno come WIFTM Italia abbiamo esaminato il numero di film e registe che hanno raggiunto la sala ed i festival nel periodo dal 2008 al 2018. Percentuali italiane sconfortanti (il 15% in sala ed il 16% nei festival), così come lo erano le presenze delle registe in concorso (2 su 21). Ovviamente quest’anno il numero delle registe a Venezia è stato notevole (8 su 18), che purtroppo non si rispecchia nella realtà della sala nell’anno passato.
Sempre lo scorso anno si era lanciato il tema delle scuole e della disparità fra i numeri delle studentesse in entrata e quelli delle professioniste sul mercato ovvero del soffitto di cristallo in entrata nel mondo del lavoro ancor prima di quello durante il percorso professionale.
Tema raccolto, nonostante tutte le difficoltà ed incertezze di questo 2020.
E qui vogliamo di nuovo ringraziare la Biennale per aver mantenuto e sostenuto l’impegno preso di trasparenza e contributo al dibattito culturale italiano ed internazionale ed aver reso possibile questa edizione del seminario.
Si è così parlato di inclusione e buone pratiche nelle scuole di cinema.
Sono intervenuti Adriano De Santis, preside del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha parlato della composizione del corpo docente e corpo studenti della scuola e del trend tendenzialmente positivo che vedono in numerosi corsi, e via Zoom Paola Sangiovanni per la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè e per WiFTM&M, che ha presentato il programma didattico su differenza di genere, stereotipi di genere e valorizzazione di poetiche femminili che lanceranno il prossimo anno.
Nelle note di chiusura la nostra Margherita Chiti ha invitato a riflettere sul ruolo e la composizione della dirigenza e del corpo docenti nelle scuole di cinema ed ha presentato le nostre proposte in tema di formazione ai partecipanti del seminario:
1) istituire con la Biennale una borsa di studio dedicata alle donne che vogliano diventare Creative Producers, espandendo così l’area formativa già presente;
2) supportare il Centro Sperimentale di Cinematografia nella da noi suggerita revisione dei 100 film consigliati nel loro sito che ad oggi include solo 2 registe Qui il bando
3) lavorare con le scuole di cinema ad un protocollo di parità e inclusione, a partire dal seminario Differenza Volonté presentato da Paola Sangiovanni e dalle conversazioni che abbiamo già iniziato con la Scuola Civica di Milano e dalla London Film School e confidando nei contributi che verranno.
Le scuole, e certo non solo quelle di cinema, sono il luogo dove i preconcetti e stereotipi spesso diventano canoni ed i canoni diventano ostacoli alla costruzione della propria identità inclusa quella professionale. Maggiore sarà l’inclusività del canone o meglio dei canoni e maggiore sarà la capacità di scegliersi il proprio e di nutrire la propria originalità.
Fateci sapere la vostra opinione. Raccontateci le vostre esperienze. Inviateci i vostri suggerimenti.
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