Protagoniste:
Angelisa Castronovo

28 Gennaio 2022

Congratulazioni alla nostra socia fondatrice Angelisa Castronovo, nominata novembre scorso Vicepresidente di SIEDAS, Società Italiana di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, firmataria della nostra Carta di Comportamento Etico. Celebriamo i suoi molteplici impegni e successi con un’intervista densa di riflessioni e stimoli.

 

Ciao Angelisa, iniziamo chiedendoti subito il tuo punto di vista sulla professione legale in ambito audiovisivo.

 

Credo moltissimo nella specializzazione della professione forense e nel dovere deontologico di colleganza al fine di assistere i clienti in un’ottica di ottimizzazione di tempo e risorse, soprattutto in un settore come quello audiovisivo, che non si presta assolutamente a contenziosi lunghi e dispendiosi.

 

Ritengo che un avvocato, una avvocata debba scegliere il proprio ambito di specializzazione e competenza partendo da una passione e grande conoscenza anche pragmatica del settore in cui decide di operare.

 

L’audiovisivo e il cinema in particolare mi hanno da sempre appassionata anche a livello personale e dunque poter conciliare una delle mie passioni con la mia professione, mettendola a servizio di produttori o artisti, è stata una scelta difficile all’inizio, vista la mia giovane età, ma che alla lunga mi ha ripagata.

 

Nel mio percorso professionale essere una giovane donna non mi ha certo aiutata, a volte mi ha costretta a dimostrare doppiamente le mie capacità e competenze. Ma non mi sono mai arresa.

 

La parità tra donne e uomini è uno dei principi fondanti dell’Unione europea. Negli ultimi decenni l’UE ha compiuto notevoli progressi a riguardo, tuttavia le disparità persistono e sono sotto gli occhi di tutti. Disparità che nel settore audiovisivo, sembrano addirittura essersi acuite.

 

Le tre azioni chiave della strategia europea per la parità di genere (2020-2025) si possono riassumere nella lotta alla violenza sulle donne, nella possibilità per le donne di raggiungere posizioni apicali nel mondo lavorativo e nella politica e nell’adozione della prospettiva di genere in tutti i provvedimenti normativi.

 

Sono convinta che si potrà parlare di superamento della disparità di genere quando la questione femminile non sarà più ritenuta una questione solo delle donne, un diritto liberale ed individuale da conseguire per la loro realizzazione.

 

A volte anche per alcune donne la questione dell’emancipazione rimane un problema di conquista di diritti individuali e non piuttosto di rivendicazione di doveri sociali.

 

Ritengo che non sia più in gioco solo una questione di diritti di una parte del genere umano, ma di responsabilità da condividere insieme per un futuro migliore.

 

 

Facciamo un passo indietro, quale è stato il tuo percorso?

 

Sono siciliana, a Roma all’età di 18 anni per frequentare la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Luiss Guido Carli dove mi sono laureata a pieni voti con una tesi sperimentale su Il lavoro nello spettacolo. Questioni di diritto cinematografico.

 

Grazie a Amerigo, il bando post-laurea per la formazione negli USA della Luiss, svolgo uno stage presso il dipartimento Business & Legal Affairs di una società di produzione cinematografica con sede a Washington DC e New York.

 

È proprio negli Stati Uniti che conosco la straordinaria realtà di WIFT USA che mi ha poi consentito di entrare a far parte di WIFTM Italia, di cui mi pregio essere tra le socie fondatrici!

 

Rientrata in Italia mi abilito all’esercizio della professione di avvocato presso il Foro di Roma e inizio a lavorare da subito in uno studio legale specializzato in proprietà intellettuale e diritto d’autore.

 

Conseguo successivamente l’abilitazione di Consulente Europeo Marchi e Brevetti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e nel 2018 fondo WellSee una società di consulenza nel settore audiovisivo e di produzione di contenuti.

 

 

Quali sono i tuoi impegni attuali? 

 

In questo momento sono l’avvocato di numerose produzioni cinematografiche e teatrali e numerosi artisti.

 

Con WellSee sono molto impegnata nella consulenza e anche nella produzione di contenuti audiovisivi ad alto valore sociale. Riteniamo che la forte vocazione sociale nel settore audiovisivo  sia una missione necessaria in un contesto in cui il pregiudizio è un retaggio culturale da superare e abbattere. Anche attraverso il racconto di storie che possano fungere da stimolo e che soprattutto aiutino a circoscrivere e a far conoscere sempre più un fenomeno, quello della disparità di genere, frutto di un problema culturale.

 

Sono stata inoltre nominata all’ultima Assemblea Nazionale tenutasi a Novembre scorso a Bologna, anche Vicepresidente di SIEDAS, Società Italiana di Diritto delle Arti e dello Spettacolo. SIEDAS nasce con lo scopo di incentivare gli studi e le ricerche aventi una connotazione scientifica nel campo del diritto delle arti e dello spettacolo, che abbiano riguardo al contesto nazionale ed internazionale. SIEDAS si occupa anche della tutela legale, fiscale e manageriale degli artisti, fornendo loro gli strumenti adeguati promuovendo anche occasioni di incontro, convegni e seminari sui temi del diritto delle arti e dello spettacolo.

 

Sono molto fiera che SIEDAS abbia deciso di adottare la Carta di Comportamento di Comportamento Etico per il Settore Audiovisivo promossa da WIFTMI, visto che i valori della parità di genere rappresenta una missione che condivide da sempre anche SIEDAS e che prova nel quotidiano ad impegnarsi per diffonderne la conoscenza con comportamenti virtuosi.

 

 

Che cosa ti aspetti da questo 2022?

 

Per questo 2022 auspico una ripresa delle attività in presenza, una ripresa dei viaggi e una maggiore consapevolezza dell’importanza delle relazioni umane. È grazie al confronto e alla diffusione della conoscenza che si possono davvero superare la diversità di genere e focalizzarsi finalmente sulla competenza, il rispetto e l’assenza di pregiudizi.

 

Credo che WIFTMI stia tracciando la strada giusta, quella che può davvero fare la differenza e dare a tutte le donne la capacità di non sentirsi sole, di poter acquisire consapevolezza del proprio valore e di denunciare, ma allo stesso tempo fornire strumenti importanti anche agli uomini per superare i pregiudizi.

 

L’inversione di tendenza deve essere adottata nel quotidiano, attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e l’esempio al fine di promuovere valori e comportamenti diversi. È proprio in questo senso che la Carta di Comportamento Etico per il Settore Audiovisivo acquista valore pregnante e rappresenta uno strumento concreto che può plasticamente invertire la rotta.

 

Perché si realizzi, la gender equity deve essere adottata da studenti, docenti, politici, istituzioni, artisti, imprenditori, cittadini e cittadine come un paio di nuove lenti attraverso cui guardare la realtà.

 

Una volta adottato quello sguardo, è difficile perderlo. E più sguardi nuovi ci saranno, più diffusa sarà la nuova cultura basata sulla parità di genere.

 

 

Grazie Angelisa e buon lavoro! 

 

 

Link:

SIEDAS aderisce alla Carta di Comportamento Etico di WIFTMI 

WellSee WellSee a Cinè con Bocche Inutili Partnership WELLSEE-WIFTMI

 

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