Lettere dal futuro prossimo –
Nei loro panni: come le nuove realtà virtuali e uno storytelling sempre più immersivo possono aiutare a comprendere la società

28 Luglio 2022

Se le storie possono cambiare il mondo, come voi ben mi insegnate, cosa succede quando cambiamo il modo di raccontarle?  Oggi, infatti, mi interrogo su come le nuove tecnologie immersive e il metaverso potranno aiutare negli anni a venire a rafforzare i temi dell’identità e dell’inclusione.

 

Nel prossimo decennio, più di un miliardo di persone potrebbero trovarsi nel metaverso, comprese voi. E poiché le aziende stanno iniziando a pensare a questo futuro già ora, tutte voi avete la possibilità di contribuire alla costruzione di queste realtà tenendo a mente la diversità, l’equità e l’inclusione di storie e persone fin dal suo inizio.

 

 

Nyx Professional Makeup ha lanciato avatar più inclusivi nel metaverso su The Sandbox durante l’evento “Belonging Week“. Il progetto è incentrato su 8340 avatar, rappresentativi della maggioranza della popolazione come neri, indigeni e LGTBQIA+

 

Infatti, ampliando l’accesso al metaverso per utenti e creator di varie estrazioni ed etnie, le rappresentazioni nel metaverso dovrebbero arrivare a riflettere la diversità del mondo reale, fornendo alle generazioni future più libertà di essere sé stesse.

 

Grazie alla creazione degli avatar con infinite caratteristiche, il processo di rappresentazione del sé dentro al metaverso diventa ancora più flessibile e di facile attuazione: gli/le utenti non solo possono scegliere le classiche variabili del proprio avatar come sesso ed età ma, attraverso di essa, hanno la libertà di rappresentarsi con un grado di personalizzazione quasi infinito.

 

Per far sì che ciò accada, si dovrà aumentare la diversità delle persone che lavorano nel settore tecnologico, in particolare come settori come l’intelligenza virtuale (AI), la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). La diversità e l’inclusione nel metaverso nascerà dalla diversità dei team che lo costruiranno. Infatti, un team eterogeneo e multietnico riuscirà a trasportare e riflettere tutta la sua diversità all’interno delle piattaforme che andranno a costruire.

 

Una piattaforma di metaverso ben progettata consentirà agli utenti di vivere vite oltre la propria ed essere più empatici nei confronti di persone diverse. I visitatori e le visitatrici del metaverso possono cambiare avatar per scoprire come ci si sente ad essere un’altra razza, genere e persino specie. Possono interagire con persone che normalmente non sono nelle loro comunità.

 

E per quanto comunicano le nostre apparenze, lo fanno anche le lingue che parliamo. I team, infatti, dovranno lavorare per far progredire l’elaborazione del linguaggio naturale, contribuendo a creare mondi virtuali e assistenti più intelligenti e multi-lingue nel metaverso.

 

E non bisogna limitarsi alle potenzialità del solo metaverso. Lo storytelling immersivo, d’altro canto, consente alle persone di provare emozioni che altrimenti non sarebbero in grado di provare. Di conoscere vite e punti di vista in senso viscerale, trasportando gli utenti al di fuori dalle comodità e dai vincoli del proprio punto di vista.

 

L’obiettivo è creare esperienze coinvolgenti che portino il pubblico a intraprendere una sorta di azione come risultato del coinvolgimento e della motivazione, che si tratti di adottare un comportamento sano o pro-sociale, cambiare il modo in cui trattano le altre persone o partecipare attivamente in un movimento che mira a risolvere una sfida sociale.

 

Le tecnologie immersive si pongono ancora una volta come la soluzione e lo strumento per riformulare le discussioni sul tema della discriminazione in modo più onesto, concreto e produttivo, poiché possono aiutare le persone a impegnarsi ed entrare in empatia con una storia.

 

Ne è un esempio Authentically Us, la prima serie di documentari sulla realtà virtuale di Facebook e Oculus, che immerge gli spettatori nelle vite di tre attivisti transgender che stanno abbattendo le barriere e rendendo le comunità più sicure per le persone LGBTQIA+ a livello globale. Nel corso di tre episodi, lo spettacolo segue tre identità transgender: transmaschile, transfemminile e di genere non binario, e porta lo spettatore in un viaggio attraverso le difficoltà quotidiane che una persona transgender affronta per vivere una vita libera ed eguale.

 

“Authentically Us” permette di entrare nella vita di tre persone transgender nel nord-ovest americano che vivono in modo autentico e intraprendono azioni per rendere le comunità più sicure e prospere per tutti.

 

Le storie, quindi, guidano e ispirano tutti noi. E per questo, Insieme potrete costruire metaversi, luoghi intriganti e coesi ed esperienze emotive intrise di etica. Ma ciò può accadere solo se ci impegniamo durante queste prime fasi per aiutare a orientare la direzione di come vogliamo che sia il futuro.

 

Avete una lunga strada davanti a voi, ed il successo nel realizzare questa visione dipende dal vostro impegno e dal coinvolgimento di persone di ogni estrazione sin dall’inizio per creare un futuro in cui tutti possano prosperare sullo stesso campo di gioco.

 

Vostra,

Guia

 

 

 🚀 Per porre domande Guia, scrivete a [email protected] con oggetto: Lettera per il futuro prossimo

Guia appare per cortesia di 🚀 MIAT – Multiverse Institute For Arts & Technology 🚀 

MIAT – Multiverse Institute For Arts & Technology è un centro creativo ed educativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti, che integra un centro di produzione creativo che genera esperienze immersive originali e un’Accademia per le tecnologie emergenti – la realtà virtuale (VR), aumentata (AR), mixata (MR) e intelligenza artificiale (AI) – con programmi di formazione hands-on, guidati da professionisti internazionali.

 

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