Lettere dal futuro prossimo –
Il metaverso

29 Novembre 2021

Il metaverso: visione futuristica o mondo realizzabile?

 

Buongiorno, care amiche e cari amici dal passato. Qui è la vostra giornalista Guia che vi parla dai piedi di una montagna nel Trentino. Il mio avatar, invece, sorseggia un buon bicchiere di Cabernet Sauvignon, ammirando in ogni piccolo dettaglio la Tour Eiffel dal davanzale, in una di quelle giornate autunnali uggiose, dove fuori piove e dentro la mente viaggia alla velocità della luce.

 

Mi trovo a riflettere sul significato del termine metaverso, tanto in voga nei vostri anni, che definito come un fac-simile virtuale del mondo reale, iperconnesso, collaborativo, sociale e creato da una pluralità di spazi virtuali, vi ha portato ad interrogarvi, fino a pensare “e se si potesse costruire, davvero, un mondo diverso da quello reale?”.

 

Oggi, anni dopo, la risposta sembra chiara. Nuovi spazi sociali e cooperativi, nuove città e persino nuovi continenti, sono nati nel corso degli anni, ampliando i sistemi sociali, politici ed economici del mondo fisico che ora si integrano con quello virtuale. Lavorare, giocare, partecipare ad eventi, viaggiare, acquistare beni materiali digitali, bersi un caffè, andare a party o a concerti, al cinema o a teatro, a casa di un caro amico o persino in chiesa. Tutto è possibile oggi nel metaverso.

 

Ma anche nei vostri anni iniziano ad esserci piattaforme che vi permettono di esplorare e di iniziare a capire il cambiamento digitale che state vivendo. Samsar, Virbela, VRChat, Facebook Horizon, Wave, Somnium, Fortnite e Roblox, sono solo alcuni esempi di piattaforme social che permettono agli utenti di lavorare, giocare, fare shopping online e socializzare tramite avatar personalizzati. Ma non solo.

 

Lo spazio virtuale “Gucci garden” ha permesso ai giocatori di esplorare una serie di sale a tema Gucci. Lo spazio è stato realizzato in collaborazione con Roblox.

 

Anche i grandi festival cinematografici iniziano ad avere il loro fac-simile virtuale, come il Venice VR Expanded, che ha presentato il proprio mondo virtuale, dove Liz Rosenthal e Michel Reilhac hanno introdotto la sezione Virtual Reality della 78 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: 77. Mostra del Cinema – Explore Venice VR Expanded with Liz Rosenthal and Michel Reilhac.

 

Spazi unici, che sono riusciti ad attirare diversi consumatori, brands – come Gucci, Balenciaga e Moncler- investitori, e grandi player globali come Nvidia Corp, Microsoft Corp, Tiktok e Facebook aka Meta che prospetta un metaverso non decentralizzato ma controllato dalla stessa azienda, con investimenti importanti già avviati per poter guidare questo innovativo tipo di mercato.

 

I look Moncler per Fortnite, ispirati alla nuova collezione disegnata da Matthew Williams.

Da dove vi scrivo, il futuro digitale che questi brand e player globali hanno abbracciato dal 2020 in poi, è già realtà, con grandi marche che hanno fatto del metaverso non solo parte integrante della loro trasformazione digitale ma un’opportunità di evoluzione di business, strumento di espansione di brand e nuova leva per la creazione di competitive advantage.

 

Decentralizzato e collaborativo, aperto, polifunzionale, interattivo, persistente e interconnesso. Un metaverso interattivo in natura, che coinvolge connessioni sociali, infrastrutture globali, e altri tratti del mondo reale costruito e controllato tramite blockchain, garantendo la formazione di un’economia di lunga durata all’interno di un mondo realizzato su misura di ogni persona o avatar che sia. Ma, soprattutto, un metaverso in cui l’etica è un valore fondamentale che diventa il fluido vitale della filosofia del metaverso e la struttura portante della sua creazione quotidiana. Il Metaverso che abbiamo voluto creare è etico, accessibile e uguale per tutti, dove lo sviluppo della comunità, e la salvaguardia dei valori dell’umanità, guidino le azioni dei più, garantendo sempre la sicurezza dei dati e la privacy.

 

Un metaverso che ha bisogno di curriculum ibridi per essere creato, non solo con abilità tecniche, tecnologiche e dal mondo del gaming ma anche con skills di design, architettura, filmmaking e storytelling in tutte le sue fasi di sviluppo: dall’ideazione di ambienti e città interessanti e non fredde e distanti, all’implementazione di esperienze vere, emozionali, coinvolgenti ed immersive.

 

Comprendere questa transizione graduale vi aiuterà ad accettare la nascita di una nuova cultura sempre più pop, immersiva e collaborativa che smania per essere realizzata anche da voi, tenendo a mente coloro che erediteranno domani gran parte di ciò che costruirete oggi.

 

La domanda giusta da porvi non sarà quindi “e se si potesse costruire, davvero, un mondo diverso da quello reale?” ma sarà “e se lo potessi costruire io, oggi, un mondo diverso da quello reale?”

 

Vostra,

 

Guia

 

 

🚀 Per inviare messaggi nel futuro a Guia, scrivete a [email protected] con oggetto: Lettera per il futuro prossimo

Guia appare per cortesia di  🚀 MIAT – Multiverse Institute For Arts & Technology  🚀

MIAT – Multiverse Institute For Arts & Technology è un centro creativo ed educativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti, che integra un centro di produzione creativo che genera esperienze immersive originali e un’Accademia per le tecnologie emergenti – la realtà virtuale (VR), aumentata (AR), mixata (MR) e intelligenza artificiale (AI) – con programmi di formazione hands-on, guidati da professionisti internazionali.

L’immagine di apertura è un festa con intrattenimento virtuale dal vivo sulla piattaforma di Social VR Virbela.

 

 

 

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