A tutto schermo –
Close

30 Gennaio 2023

Premiato con il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes e candidato all’Oscar nella categoria Miglior Film Internazionale, Close è uscito in sala in Italia il 4 gennaio.

 

Il belga Lukas Dhont è il regista, che lo ha scritto insieme ad Angelo Tijssens, con il quale aveva lavorato in Girl, il suo esordio alla regia del 2018. Con Close il regista torna a raccontare quella fase complessa della vita che è l’adolescenza, questa volta attraverso il coming of age dei due protagonisti amici fraterni.

 

I tredicenni Léo (Eden Dambrine) e Rémi (Gustave De Waele) vivono in simbiosi, mangiano, studiano, giocano e dormono insieme. Sono uno il migliore amico dell’altro e l’idea di iniziare le scuole medie nella stessa classe e, per di più, allo stesso banco li emoziona. Ma quella complicità e confidenza svanisce poco a poco. Tra i loro stessi compagni di classe si insinua che tra quei due ragazzini cresciuti insieme non vi sia solo una semplice amicizia. Rémi e Léo reagiscono in maniera diversa e il loro legame viene posto in discussione.

 

Con il suo primo lungometraggio, Girl, aveva raccontato con sensibilità la storia dura e tenera di un adolescente impegnato nella propria transizione di genere. Con il suo secondo lungometraggio, Close, conferma la grazia e l’originalità del suo sguardo.

 

Il regista ha dichiarato: “Ho esplorato diverse idee, ma ero confuso. Poi un giorno sono andato a visitare la mia vecchia scuola elementare nel paesino dove sono cresciuto. Ho ripensato a quando andavo a scuola a quei tempi, quando era davvero difficile essere il mio vero io, senza filtri. I ragazzi si comportavano in un modo, le ragazze in un altro, e mi sono sempre sentito come se non appartenessi a nessun gruppo. Ero molto inquieto per via delle mie amicizie, specialmente con i ragazzi, perché ero effeminato e mi prendevano molto in giro. Avere un rapporto stretto con un altro ragazzo sembrava confermare le supposizioni che gli altri avevano sulla mia identità sessuale. Una delle mie ex insegnanti, che ora è la preside, è scoppiata in lacrime quando mi ha rivisto. La reunion scolastica è stata particolarmente emozionante, i ricordi di cui abbiamo parlato non erano tutti allegri. Ancora oggi sto facendo i conti con gli anni dolorosi della scuola primaria e secondaria, ma non voglio sembrare troppo drammatico… Quindi ho cercato di descrivere questi sentimenti e di esprimere qualcosa su quel mondo dal mio punto di vista. Ho scritto alcune parole su quella pagina bianca: amicizia, intimità, paura, mascolinità… e da lì è emerso Close.”

 

Dhont torna così a ricordarci come i condizionamenti sociali a tutti i livelli e a qualsiasi età costituiscano ancora un ostacolo difficile da sormontare.

 

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