Un pesce fuor d’acqua
– di Kissy Dugan

30 Dicembre 2020

Era il luglio del 2017 quando ho chiesto a Valentina Bertoldo:

“Ma esiste Women in Film Italia?”

La sua risposta è stata: “Ma che cos’è Women in Film?”

Le ho spiegato che cosa fosse e alla fine le ho chiesto: “Ti andrebbe di creare

un gruppo così in Italia?”

La sua risposta è stata un convinto: “SÌ!”

 

Il percorso di WiFT&M Italia è iniziato quello stesso giorno, grazie a quel SÌ!

 

Ho allora cominciato a chiedere in giro ad altre professioniste dell’audiovisivo se conoscessero Women in Film e se ne volessero far parte.

Dovevamo essere almeno in 25 per far partire il tutto. Tutte mi hanno detto SÌ!

 

Ci trovavamo allora in una situazione un po’ particolare: la sconfitta di Hillary Clinton

e lo scandalo Weinstein avevano messo il mondo sottosopra e fatto riflettere molte.

 

Grazie alla partecipazione, alla volontà e alla disponibilità di queste donne, ci siamo incontrate ufficialmente per la prima volta nel gennaio del 2018.

 

Non avrei mai immaginato di essere eletta Presidente in aprile. In realtà volevo solo offrire la mia esperienza e disponibilità a tutte le persone coinvolte nel progetto. Non mi sentivo all’altezza, avevo poca esperienza lavorativa in questo paese, paese che per il fatto di essere straniera, mi faceva sentire sempre un pesce fuor d’acqua.

 

La cosa inizialmente mi ha scioccato e spaventato, ma la fede che avevo nel progetto mi ci ha fatto buttare dentro con passione ed entusiasmo.

 

Grazie alla collaborazione di tante siamo riuscite a costruire una associazione che combatte la disuguaglianza in Italia, promuovendo la presenza e la rappresentanza femminile nel mondo dei mass-media.

 

Lavorando per questo scopo sono cresciuta personalmente e professionalmente.

 

Ho imparato che insieme si possono raggiungere importanti progressi e che bisogna avere la pazienza di aspettare il loro arrivo, perché purtroppo a volte i progressi arrivano lentamente.

 

Ho capito che il termine “femminista” non è una brutta parola e io mi ci sento dentro e ne faccio parte.

 

Con il sorriso, con il cuore, con l’intelligenza e perché no, anche con un po’ di malizia e furbizia, continuo a lavorare per i diritti delle donne perché questi diritti

non sono solo per le donne, sono per tutti, proprio come disse Hilary Clinton alla 4a Conferenza Mondiale ONU sulle Donne a Pechino nel 1995: “Human rights are women’s rights and women’s rights are human rights”.

 

Sono contenta di avere lasciato un piccolo segno su WiFT&M Italia e spero che le prossime presidenti continuino il buon lavoro fatto fino ad ora e lo portino avanti con la stessa passione, godendo dell’esperienza che andranno a fare, così come ne ho goduto io.

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