Alessandra Alessandri risponde

30 Ottobre 2021

WIFTMI Industry, il brand che fa parlare l’industria, ha organizzato  il 6 ottobre scorso l’appuntamento Zoom: Professioniste dell’audiovisivo: ruoli e competenze emergenti con la media exectuive Kathryn Fink e Alessandra Alessandri, Head Hunter per i Media, per la moderazione di Donatella Colantoni, Consulente e Direttore HR.

 

Alessandra Alessandri risponde qui alle domande ricevute dal pubblico per le quali non c’è stato tempo durante la diretta Zoom (video disponibile QUI).

 

Gli investimenti nelle produzioni cinema e serie iniziano a diventare importanti oppure riscontra ancora degli ostacoli significativi che possano permettere quel salto verso una visione di un mercato realmente internazionale? (da Antonio Di Lascio)

 

Gli investimenti cominciano a diventare importanti soprattutto nelle produzioni scripted, oggetto di attenzione particolare delle piattaforme. Per quanto riguarda l’intrattenimento leggero invece c’è una certa stasi, vista la scarsa domanda (solo Amazon vi investe, ma su pochissime grandi produzioni) e vista l’alta concentrazione del mercato dei produttori.

In ogni caso scontiamo ancora un notevole ritardo rispetto agli standard ad esempio UK, soprattutto nelle modalità produttive, visto che siamo ancora un alto artigianato e non ancora un’industria.

 

Dove dovrebbero orientarsi le figure editoriali ibride, che uniscono scrittura e digital marketing?  (da Laura Santelli)

 

Dovrebbero a mio parere mappare il mercato in tutti i suoi soggetti, includendo editori digitali, agenzie di comunicazione e marketing, e produttori e agenzie di content marketing in particolare. E’ importante non limitarsi ai pochi players piu’ noti, ma identificare quelli in crescita. Bisogna quindi tenersi aggiornati e informati, e rivolgersi ai soggetti piu’ interessanti e per cui si puo’ essere considerati piu’ interessanti, con un approccio mirato.

 

Mentre per gli story editor che muovono i loro primi passi nel mondo del lavoro consiglia di proporsi direttamente ad una casa di produzione o ad una figura HR? (da Laura Santelli)

 

Consiglio di proporsi direttamente alle case di produzione, dopo aver studiato bene cosa producono (con un approccio mirato, specifico e non generico). Quasi nessuna ha un dipartimento HR strutturato interno come i broadcasters (quei pochi possono essere intercettati su LinkedIn).

Inoltre, possono mandare il curriculum a me, anche se vengo coinvolta più frequentemente su figure piu’ senior. Gli altri head hunter che lavorano sull’audiovisivo lo fanno occasionalmente, e solo su figure dirigenziali apicali.

 

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