Il potere della conoscenza:
a teatro con Cinzia Spanò
– di Marianna Carroccio

30 Gennaio 2025

Il teatro, dalla sua nascita, ha avuto sempre la funzione di raccontare la società, i suoi vizi, i difetti più oscuri, attraverso modalità di narrazione parimenti efficaci ma opposte: il dramma e la commedia.

 

Entrambi i suddetti generi possono essere portatori di importanti elementi di riflessione per lo spettatore: ce lo hanno dimostrato recentemente due spettacoli di Cinzia Spanò a cui ho avuto il piacere di assistere, peraltro a poca distanza uno dall’altro, ossia Esagerate! (pièce comica) e Tutto quello che volevo (rappresentazione fortemente drammatica).

 

Cinzia è attrice, autrice pluripremiata e presidente di Amleta: ci si aspetta dunque che i suoi spettacoli siano “impegnati”, ossia portatori di messaggi e valori per una corretta rappresentazione di genere, critici verso le disuguaglianze, implacabili nell’individuare e condannare ogni violazione di diritti.

 

Posso senz’altro dire che queste aspettative sono state soddisfatte, ma in queste rappresentazioni c’è anche molto di più: c’è una capacità di analisi di fatti, dati, sentimenti che vengono rimandati continuamente al pubblico ed è come se uno sentisse cadere un velo da davanti gli occhi, in certi momenti in maniera quasi brutale. E questo non tanto e non solo perché si apprendono cose di cui non si è a conoscenza (e ci si meraviglia anche di non saperle), ma perché è come se si capisse veramente per la prima volta la reale importanza di valori, concetti, nozioni che si considerano acquisiti per ognuno di noi.

 

In Esagerate!, Cinzia ci ricorda continuamente il valore delle nostre legittime rivendicazioni come donne contro ogni tentativo di minimizzare le nostre richieste, anche quelle che dovremmo considerare più banali anzi ovvie (ad esempio: per le patologie comuni ai generi, dobbiamo pretendere che gli studi medici devono essere fatti anche sulle donne perché le cure non possono essere le medesime. E una già si chiede: perché non è già così? E rimani sbigottita invece ad apprendere che no, invece gli studi sono fatti solo sugli uomini).

 

In Tutto quello che volevo invece, il dramma del processo per i fatti delle baby prostitute dei Parioli attraverso il travaglio della giudice che ha sentito l’urgenza di una sentenza “giusta” non solo formalmente ma nella sua essenza di reintegrazione del “bene” di cui era stata privata la ragazza, diventa riflessione universale sul ruolo, non solo della giustizia, ma anche della cultura e della formazione per la reale comprensione del proprio valore come donna fin dalla giovane età.

 

Anche questo, uno pensa di saperlo e di averlo acquisito come valore: ma lo stupore che suscita una sentenza che stabilisce che il risarcimento avvenga in spese per libri e spettacoli, forse ci fa capire che questo valore non lo abbiamo approfondito abbastanza.

 

Insomma, le opere di Cinzia mi hanno fatto capire che a volte i nostri buoni propositi rimangono a livello di stereotipo e che abbiamo bisogno di scardinare le nostre consapevolezze per rendere più efficace il nostro percorso verso la parità di genere e la reale valorizzazione del femminile.

 

Prossime date per Esagerate! QUI

 

Cinzia Spanò è autrice, drammaturga, regista teatrale e attivista. Ha lavorato e lavora con i più grandi attori di teatro italiani, tra cui Giancarlo Dettori, Lucilla Morlacchi, Ruggero Dondi, Ida Marinelli, Franco Branciaroli, Federica Di Martino, Marco Foschi, Pia Lanciotti e ha vinto numerosi premi, tra cui il premio Imola e il premio Hystrio. Con lo spettacolo “Tutto quello che volevo” vince il premio Milano Donna. È fondatrice di Amleta, associazione contro le discriminazioni e le disparità nel mondo dello spettacolo. Nel 2020 il Corriere della Sera la inserisce fra le 110 donne dell’anno. Per saperne di più QUI.

 

Marianna Carroccio è  Consigliera e Responsabile Legale per WIFTMI. Da sempre appassionata di cinema e televisione, è avvocata e partner di uno studio legale internazionale dove segue la practice di proprietà intellettuale, nuove tecnologie e cybersecurity.

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